La presidente della Georgia Salomé Zourabichvil ha dichiarato che nel paese non c'è alcuna "tentazione di tornare all'ovile russo", ma piuttosto "manovre russe" da parte dei suoi leader
La presidente della Georgia Salomé Zourabichvili non promulgherà la "legge sugli agenti stranieri". Lo ha annunciato in un'intervista a Euronews.
Tuttavia, il Parlamento potrebbe superare il suo "veto" con un'altra votazione a maggioranza assoluta, ossia di 76 voti su 150.
"Questa legge passerà. Il veto sarà superato o sarà modificato marginalmente e senza interesse. Quindi la cosa importante ora è andare avanti con le elezioni", ha dichiarato Zourabichvili.
Da oltre un mese sono in corso manifestazioni pacifiche contro la "legge russa" che prende di mira l'opposizione, le ONG e i media. La presidente ha denunciato la violenza delle forze dell'ordine contro i manifestanti.
"Questi atti di brutalità non sono opera della polizia, che si comporta come qualsiasi altra forza di polizia", ha dichiarato, "ma di forze speciali che hanno la registrazione della polizia ma non l'identificazione. Di conseguenza non è possibile svolgere indagini e inchieste sugli autori delle brutalità. Siamo quindi in una situazione che potrebbe degenerare in violenza in qualsiasi momento", teme la presidente.
Le elezioni parlamentari previste per ottobre saranno un banco di prova per la Georgia.
"Attraverso le elezioni avremo un referendum sull'Europa. È così che dobbiamo vedere queste prossime elezioni, che non possono essere elezioni normali, ma elezioni per fermare questa deviazione. Sto usando una parola debole, è solo una deviazione. Ci rimetteremo in cammino, ma è importante farlo attraverso le elezioni", ha dichiarato a Euronews.
Questa legge potrebbe minacciare il percorso di adesione della Georgia all'Unione europea.
"L'Unione europea deve dire molto chiaramente che terrà conto della scelta della Georgia, in altre parole che non sanzionerà il Paese. Faccio una distinzione tra sanzioni individuali e sanzioni contro il Paese, ma il Paese non sarà sanzionato finché la sua risposta non sarà nota attraverso le urne", ha detto la presidente.
Per Salomé Zourabichvili, in Georgia non c'è alcuna "tentazione russa", ma solo "manovre russe" da parte di alcuni leader.
Questo Paese ha vissuto "almeno tre guerre e decenni di occupazione da parte delle varie Russie, per non dire un secolo", sottolinea. "Il 20 per cento del suo territorio è occupato e non passa giorno senza che vengano presi ostaggi o che la lingua georgiana sia praticamente vietata". I diritti umani, compresi quelli dei non georgiani, sono violati quotidianamente, denuncia la prima carica dello Stato.
La Presidente afferma inoltre che "non ci può essere alcuna tentazione di tornare all'ovile russo, soprattutto se si guarda a ciò che la Russia è oggi".
Mentre i leader europei in visita in Georgia vengono regolarmente insultati, Salomé Zourabichvili chiede un cambiamento nella retorica di alcuni partiti georgiani.