Respinto il ricorso dell'ex presidente della Generalitat de Catalunya e di altri due eurodeputati catalani indipendentisti, che tuttavia ne annunciano subito un altro
Il tribunale generale dell'Unione europea ha confermato la revoca dell'immunità parlamentare di Carles Puigdemont, Toni Comín e Clara Ponsatí, respingendo il ricorso dei tre eurodeputati catalani indipendentisti, perseguiti dalla giustizia spagnola per aver preso parte alla tentata secessione della Catalogna nell'ottobre 2017.
Nuovo ricorso in vista
La sentenza apre la strada alla giustizia spagnola per riattivare la richiesta di estradizione. Ma i tre hanno già annunciato un altro ricorso.
"Credo sia dimostrato che siamo perseguitati per ragioni strettamente politiche", ha detto Puigdemont, ex presidente della Generalitat de Catalunya, in una conferenza stampa allestita dopo la proclamazione della sentenza.
"Fino a oggi abbiamo pensato che non ci fosse posto per questo in Europa, e ciò rientra nella nostra strategia. Ci abbiamo creduto e ci crediamo. Da europeista, questa è la mia convinzione. Quindi non smetterò di insistere su questa strada, non smetterò di affermare i miei diritti".
L'immunità parlamentare era stata revocata ai tre deputati nel 2021, con un voto dell'Eurocamera. Poi un ricorso aveva inizialmente sospeso la revoca, successivamente riattivata in attesa di pronunciamento.
Contro la sentenza del tribunale si può comunque presentare un ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, ma per il momento viene confermata la validità della decisione del Parlamento.
"Abbiamo subito attacchi, pressioni e minaccei senza precedenti nella storia di quest'aula in una procedura di revoca dell'immunità. Tuttavia, la sentenza conferma ciò che già sapevamo e che sostengo da tre anni. Il processo di revoca dell'immunità è stato impeccabile e realizzato dal Parlamento con tutte le garanzie", ha detto Adrián Vázquez, eurodeputato del partito liberale Ciudadanos e presidente della commissione giuridica del Parlamento europeo, quella che ha espletato la procedura di revoca.
Battaglia giudiziaria e scontro politico
Da Madrid, il governo spagnolo si è detto soddisfatto della sentenza: "Puigdemont deve presentarsi di fronte alla giustizia spagnola, questa sentenza respinge integralmente i suoi reclami", le parole della ministra della Giustizia Pilar Llop.
Ma non è detto che venga riemesso il mandato d'arresto europeo, cioè lo strumento per ottenere l'estradizione dei tre eurodeputati, ne è scontato che il sistema giudiziario belga lo accetti.
Nel frattempo in Spagna il codice penale è stato riformato proprio con l'obiettivo di stemperare la tensione con gli indipendentisti catalani, alcuni dei quali ahnno trascorso più di un anno in prigione.
Ciò significa che Puigdemont, Comín Ponsatí non verrebbero più processati per sedizione ma per malversazione di fondi pubblici e disobbedienza, con eventuali condanne sicuramente meno severe.