Un reportage da Roma ci spiega come la Città Eterna stia cercando di affrontare l'emergenza-caldo. Dall'ASL arrivano progetti di telemedicina e dagli esperti di "Climate Change" giungono nuove metodologie di studio del calore. Tutti schierati contro il cambiamento climatico
Benvenuti a "Climate Now", il vostro aggiornamento mensile su ciò che sta realmente accadendo al nostro Pianeta.
Prima di tutto, osserviamo insieme i dati forniti dal "Copernicus Climate Change Service".
Il secondo luglio più caldo di sempre in Europa
A livello globale, è stato il terzo luglio più caldo mai registrato. E in Europa è stato il secondo luglio più caldo di sempre, con temperature di 1,4 gradi superiori alla media del periodo 1991-2020.
Solo il luglio 2010 è stato più caldo di questo.
Forti ondate di calore....
Se diamo un'occhiata alla mappa delle anomalie delle temperature, possiamo vedere una "situazione mista" in tutta Europa.
Ad esempio, ci sono state forti ondate di calore dal Baltico al Mediterraneo orientale, con temperature fino a 42 gradi.
In Lituania è stato caldissimo come non mai.
E l'Irlanda del Nord ha battuto il suo record, superando i 31 gradi in diverse occasioni.
...e precipitazioni oltre la media
Però, nella zona tra il Portogallo, la Germania e alcune parti della Russia nord-occidentale, si domandano: "Cos'è tutto questo caldo di cui parlate?"
In realtà, a quelle latitudini, è stato più freddo (o meno caldo) della media.
Incredibile, ma vero.
In gran parte dell'Europa è stato anche più umido della media.
Se diamo un'occhiata alla mappa delle anomalie delle precipitazioni, ci sono state - come purtroppo sappiamo - inondazioni devastanti in alcune parti del Belgio, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo, che in luglio hanno causato morte e distruzione.
Ma le zone orientali del continente - come la Spagna e il Portogallo - sono risultate più secche del solito.
Il cambiamento climatico significa che temperature pericolosamente alte stanno sempre più spesso colpendo le città europee.
Quindi, cosa si può fare per proteggere i più vulnerabili?
Da Roma, il reportage di Jeremy Wilks.
Roma: caldo soffocante
È una giornata soffocante a Roma, con temperature abbondantemente superiori ai 30 gradi.
Il livello di allerta per l'ondata di calore è alto, i romani e i loro amici a quattro zampe stanno soffrendo (e boccheggiando).
"Troppo caldo: ormai Roma è invivibile"
Laura Grossi vive a Roma da sempre.
"Non è più vivibile! Prima si potevano fare tante cose d'estate, era piacevolissimo camminare il pomeriggio, fare shopping, rilassarsi. Ora, con 'sto caldo, è impossibile!".
Mario Cifariello, "romano de Roma", preoccupato per sè e per il suo cane.
"È la notte, soprattutto, il problema, per tutti e due. Per la salute, poi... Io sono un iperteso e pure un fumatore, per cui faccio fatica a respirare...".
Come prevenire i soggetti più a rischio
Per proteggere i più vulnerabili, le autorità sanitarie di Roma hanno adattato un sistema di telemedicina pensato per i pazienti-Covid e ora lo stanno usando anche per prevenire le malattie legate al calore.
La dirigente di una delle ASL di Roma, Donatella Biliotti, si assicura che le persone anziane che vivono da sole siano regolarmente contattate con consigli sui rischi del troppo caldo: dall'adattamento dei loro farmaci al semplice bere tanta acqua.
Spiega Donatella Biliotti:
"Il rischio è la disidratazione. Diciamo che poi si muove una catena di eventi, ma il punto di partenza è generalmente questo ed è per questo motivo che la solitudine è considerato il primo elemento di rischio per le persone anziane".
Effetto "isola di calore"
Andrea Cecilia sta completando il suo dottorato all'Università Tor Vergata di Roma e sta lavorando a un nuovo sistema di allarme sanitario per il cosiddetto effetto "isola urbana di calore".
Il fenomeno fa aumentare le temperature del centro città a livelli potenzialmente dannosi.
Spiega:
"L'isola di calore, mediamente durante la notte a Roma, raggiunge un'intensità di 3,4 gradi centigradi: quindi, significa che in città, di notte, ci sono in media 3,4 gradi in più rispetto alla campagna.
Ma abbiamo osservato anche dei picchi di 6,2 gradi centigradi: quindi ci sono state delle notti veramente molto torride all'interno della città".
In tutta Europa, i governi stanno prendendo sempre più sul serio i rischi per la salute legati al caldo, costruendo sistemi di allarme basati sui dati meteorologici e climatici.
Ma non ci sono soluzioni semplici: l'esperta Francesca De' Donato - ricercatrice di Climate Change e Health al Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio - sostiene che gli allarmi per le ondate di calore devono essere adattati alle varie latitudini, persino Paese per Paese.
"Condizioni diverse e sistemi di allarme differenti per ogni città"
Spiega Francesca De' Donato:
"Non c'è una definizione universale di ondata di calore. Non c'è un livello universale di temperatura più a rischio per tutta l'Europa o per tutto il mondo.
Per dire: forse 32 gradi per Roma è una temperatura normale per l'estate. Per il Regno Unito o per la Finlandia, invece, è molto, molto caldo. Quindi le condizioni devono essere adattate e i sistemi di allarme devono essere specifici per ogni singolo paese".
Sarà possibile, in tempi rapidi?
Se volete esplorare le proiezioni delle ondate di calore in tutta Europa potete visitare il nostro sito www.euronews.com/climatenow.
Link utili
Copernicus Climate Change Service
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