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Wto: politiche tariffarie di Trump potrebbero rallentare il commercio globale nel 2025

Ngozi Okonjo-Iweala, a sinistra, direttore generale dell'OMC, parla con i media il 16 aprile 2025.
Ngozi Okonjo-Iweala, a sinistra, direttore generale dell'OMC, parla con i media il 16 aprile 2025. Diritti d'autore  Martial Trezzini/' KEYSTONE / MARTIAL TREZZINI
Diritti d'autore Martial Trezzini/' KEYSTONE / MARTIAL TREZZINI
Di Doloresz Katanich Agenzie: AP
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Secondo l'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) le politiche tariffarie mutevoli del presidente statunitense Donald Trump potrebbero far diminuire il commercio globale dello 0,2 per cento quest'anno. Intanto la California ha avviato un'azione legale contro i dazi voluti da Trump

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Secondo l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), il volume degli scambi di merci a livello mondiale dovrebbe diminuire dello 0,2 per cento quest'anno a causa delle politiche tariffarie mutevoli del presidente statunitense Donald Trump e dello stallo con la Cina.

Ma gli scambi commerciali subirebbe un colpo più grave se Trump portasse avanti le sue tariffe "reciproche" più dure.

Il declino del commercio sarà particolarmente forte in Nord America anche senza i dazi più rigidi, ha dichiarato mercoledì il forum del commercio globale, con le esportazioni che quest'anno dovrebbero diminuire del 12,6 per cento e le importazioni del 9,6 per cento.

Le ripercussioni dei dazi di Trump sul commercio globale

La Wto ha basato il suo rapporto sulla situazione tariffaria a partire da lunedì. Inizialmente, per il 2025 e il 2026 si prevedeva una continua espansione del commercio mondiale, ma la guerra commerciale di Trump ha costretto gli economisti della Wto a rivedere sostanzialmente al ribasso le loro previsioni, ha dichiarato il forum.

Il commercio di beni a livello mondiale subirebbe un crollo dell'1,5 per cento se Trump dovesse portare avanti i suoi dazi più severi nei confronti della maggior parte delle nazioni, a causa dell'incertezza che sta turbando le imprese.

All'inizio del mese Trump ha sospeso per 90 giorni la serie di dazi più severi, in modo che più di 70 Paesi abbiano la possibilità di affrontare le preoccupazioni commerciali degli Stati Uniti. Nel frattempo, la Casa Bianca ha dichiarato che la Cina sta affrontando una tariffa fino al 245 per cento sulle importazioni negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono anche impegnati in un lungo tira e molla con il Canada e il Messico per quanto riguarda le tariffe sulle loro merci.

Wto: "Incertezza nei mercati frena i flussi commerciali"

Nonostante la pausa di 90 giorni, "la perdurante incertezza minaccia di agire come un freno alla crescita globale, con gravi conseguenze negative per il mondo, in particolare per le economie più vulnerabili", ha dichiarato in un comunicato il direttore generale della Wto Ngozi Okonjo-Iweala.

"Le nostre simulazioni dimostrano che l'incertezza delle politiche commerciali ha un significativo effetto frenante sui flussi commerciali, riducendo le esportazioni e indebolendo l'attività economica", ha dichiarato il capo economista della Wto Ralph Ossa.

"Inoltre, le tariffe sono una leva politica con conseguenze ampie e spesso non volute. In un mondo di crescenti tensioni commerciali, una visione chiara di questi compromessi è più importante che mai", ha aggiunto Ossa.

La California avvia azione legale contro i dazi di Trump

Per contrastare le tariffe commerciali volute dal presidente statunitense, la California ha deciso di avviare un'azione legale, chiedendo di bloccare i dazi. Secondo il governatore dello Stato Gavin Newsom Trump non ha l'autorità per imporre tariffe del dieci per cento su tutte le importazioni.

In particolare Newsom contesta a Trump l'uso dell' International Emergency Economic Powers Act per imporre le tariffe. La legge consente al presidente di congelare e bloccare le transazioni in risposta a minacce straniere. Il governatore ha sottolineato che i dazi hanno provocato danni per miliardi di dollari in California, la più grande economia degli Usa, oltre a gonfiare i prezzi delle merci.

L'azione legale, che sarà depositata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale della California, sosterrà anche che l'emanazione di tali tariffe richiede l'approvazione del Congresso, ha dichiarato l'ufficio di Newsom in un comunicato stampa.

L'annuncio arriva pochi giorni dopo che Newsom ha chiesto ai Paesi di esentare le esportazioni californiane dalle tariffe di ritorsione.

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