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Etna, nube eruttiva alta 10 km e disagi ma l'attività del vulcano perde intensità

Area metropolitana di Catania coperta di cenere a causa dell'eruzione dell'Etna
Area metropolitana di Catania coperta di cenere a causa dell'eruzione dell'Etna Diritti d'autore screenshot EV
Diritti d'autore screenshot EV
Di Stefania De Michele
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Dalle immagini della rete di videosorveglianza dell’INGV-OE è possibile osservare la graduale diminuzione della fontana di lava

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Perde intensità l'eruzione dell'Etna, che ha in parte continuato la sua fase parossistica all’alba e causato notevoli disagi per la ricaduta di materiale vulcanico sulle località vicine.

Si legge in un aggiornamento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, che “dalle immagini della rete di videosorveglianza dell’INGV-OE è possibile osservare la graduale diminuzione della fontana di lava. La stessa ha prodotto una nube eruttiva che, nella fase più intensa, ha raggiunto un’altezza di circa 10km sul livello del mare e si è dispersa verso est e sud-est. È stata segnalata ricaduta di materiale piroclastico in località Fleri, Fornazzo, Santa Venerina, Stazzo, Torre Archirafi, San Giovanni La Punta, Aci Castello”.

Il personale dell'INGV-OE ha rilevato che è presente una colata attiva diretta verso nord-ovest, il cui fronte si attesta a una quota di circa 3000 metri. È inoltre presente un’altra colata tra il Cratere di Nord-Est ed il Cratere Voragine. Persiste un’attività esplosiva al Cratere Voragine”, si legge nella nota dell'Istituto.

“L’ampiezza media del tremore ha raggiunto i valori massimi tra le 02:30 e le 07:10 UTC di oggi. Successivamente, si è osservato un decremento rapido dell’ampiezza che, tuttavia, permane nell’intervallo dei valori elevati, pur con qualche fluttuazione, mostrando una tendenza al decremento".

La fase parossistica dell'Etna

Domenica, 4 agosto, l'Etna - il vulcano attivo più alto d'Europa - ha dato vita a una spettacolare fase parossistica, la quinta dallo scorso 4 luglio: il cratere Voragine ha prodotto altissime fontane di lava e l'emissione di una nube vulcanica alta 10 chilometri.

La dispersione della cenere è stata registrata in direzione Sud-Est e si è riversata su diversi centri abitati che, ancora una volta, si sono visti ricoperti di povere vulcanica.

Diversi anche i disagi per i passeggeri dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa, che ha registrato ritardi nei voli e qualche cancellazione. La Sac, la società di gestione aeroportuale, ha informato sulle sue pagine social che "in seguito alle attività vulcaniche, l'Unità di crisi ha disposto la chiusura del settore B1 e la riduzione degli arrivi a sei voli all'ora. I passeggeri sono pregati di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo".

Non è la prima volta che lo scalo ha dovuto fare i conti con il ''malumore'' del vulcano. Nell'agosto dell'estate scorsa, l'attività lavica del cratere di Sud Est produsse la caduta di un manto di cenere su Catania e sulle piste aeroportuali, che causò cancellazioni e ritardi nei collegamenti aerei.

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