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Harris vede Netanyahu: "Non resterò in silenzio sulle sofferenze a Gaza"

Netanyahu e Harris
Netanyahu e Harris Diritti d'autore Julia Nikhinson/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Julia Nikhinson/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Fortunato Pinto Agenzie:  AP
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La vicepresidente degli Stati Uniti incontra il premier israeliano a Washington. Harris conferma il sostegno a Israele ma ribadisce che bisogna arrivare al cessate il fuoco

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"Israele ha il diritto di difendersi e il modo in cui lo fa è importante. Quello che è successo a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante", lo ha detto vicepresidente degli Stati Uniti e probabile candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington.

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha espresso la sua “seria preoccupazione per l'entità delle sofferenze umane a Gaza”. I due si sono incontrati per discutere della guerra nella Striscia e della possibilità di ottenere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

Harris ha descritto i suoi colloqui con Netanyahu come "franchi e costruttivi". Le immagini di bambini morti e di persone disperate e affamate che fuggono per salvarsi, a volte sfollate per la seconda, terza o quarta volta. Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e io non resterò in silenzio”, ha dichiarato Harris.

Harris: "È ora di concludere questo accordo"

Netanyahu è tornato alla Casa Bianca per la prima volta dal 2020. Mercoledì ha detenuto un duro discorso al Congresso in cui ha giurato "vittoria totale" su Hamas e ha definito gli oppositori statunitensi alla guerra come "idioti", ottenendo la standing ovation dell'aula.

Harris, secondo quanto si è appreso, ha ricordato al premier israeliano i dettagli della proposta di cessate il fuoco e dell'accordo sugli ostaggi sostenuto dagli Stati Uniti, ha poi detto che "è tempo che questa guerra finisca e che finisca in un modo in cui Israele sia sicuro, tutti gli ostaggi siano rilasciati, la sofferenza dei palestinesi a Gaza finisca e il popolo palestinese possa esercitare il suo diritto alla libertà, alla dignità e all'autodeterminazione". "È ora di concludere questo accordo", ha detto Harris e ha poi aggiunto: "A tutti coloro che hanno chiesto un cessate il fuoco e a tutti coloro che desiderano la pace, vi vedo e vi sento”.

Anche Biden durante il suo incontro con Netanyahu ha fatto pressioni affinché Israele e Hamas accettino la sua proposta di rilasciare gli ostaggi rimasti a Gaza in tre fasi, cosa che rappresenterebbe un risultato di prestigio per l'ottantunenne presidente.

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