I piloti della Tarom si sono messi in permesso: disagi per centinaia di passeggeri e per due ministri romeni attesi al summit Nato di Washington
Passeggeri e politici sono rimasti a terra lunedì all'aeroporto di Bucarest, in Romania, a causa dell'assenza di piloti e dunque della cancellazione di decine di voli della compagnia di bandiera Tarom.
I capitani e gli ufficiali di volo della compagnia si sono dati malati, prendendo un permesso dal lavoro che può durare 48 ore. Il sindacato di categoria ha confermato di non avere alcuna vertenza in corso, nonostante non sia esclusa una forma di sciopero viste le ripetute richieste di aumenti di salario quest'anno.
"Veniamo dalla Spagna, stiamo aspettando dalle 5 del mattino il decollo. Nessuno ci ha informato di nulla", ha testimoniato una viaggiatrice all'aeroporto internazionale Henry Coanda.
"Scriverò un'e-mail a Tarom", protesta un altro passeggero nello scalo della capitale romena, "per chiedere il rimborso dei miei soldi. Non mi è mai capitata una cosa del genere".
La protesta dei piloti ha causato anche la cancellazione del volo che avrebbe dovuto portare i ministri degli Esteri e della Difesa della Romania al vertice della Nato a Washington negli Stati Uniti.
Il ministro dei Trasporti, Sorin Grindeanu, ha lanciato un ultimatum alla direzione della compagnia per risolvere l'emergenza. Secondo Grindeanu, i piloti hanno chiesto un incremento del 40 per cento sullo stipendio e Tarom ha ricevuto milioni di euro di aiuti statali ma senza rispettare l'impegno di tagliare il personale.