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Francia, Bardella: l'Ucraina deve difendersi ma non invieremo i soldati francesi a combattere

Il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella
Il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella Diritti d'autore Michel Euler/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Michel Euler/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Jordan Bardella ha dichiarato che non intende rimettere in discussione gli impegni internazionali della Francia. E sull'Ucraina dice: deve potersi difendere. Il ruolo della Francia è consentire all'Ucraina di assicurare la sua difesa e consolidare l'architettura di sicurezza ad est dell'Europa

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Dal Salone della difesa Eurosatory in programma fuori Parigi dal 17 al 21 giugno, il candidato premier del Rassemblement National Jordan Bardella ha fissato le priorità della Francia in tema di difesa. L'Ucraina deve potersi difendere, ha detto Bardella a undici giorni dalle elezioni legislative anticipate, ma i soldati francesi non saranno inviati a combattere.

C'è una questione di credibilità nei confronti dei nostri partner europei e dei nostri alleati della Nato
Jordan Bardella
Presidente Rassemblement National

In caso di vittoria elettorale e di nomina a Matignon (la sede del capo del governo francese), Bardella non intende infatti rimettere in discussione gli impegni internazionali della Francia. "C'è in gioco la nostra credibilità nei confronti dei partner europei e degli alleati della Nato", ha detto il 28enne reduce dalla vittoria alle elezioni europee.

Attal invita i francesi al "voto utile"

"Non c'è nessuna fatalità'' alla vittoria dell'estrema destra di Marine Le Pen o dell'estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon nelle elezioni politiche anticipate di fine giugno. Così il premier francese, Gabriel Attal, ha invitato i francesi verso un ''voto utile'' per la coalizione centrista di Emmanuel Macron alle elezioni del 30 giugno e del 7 luglio. L'uscente premier Attalha infatti comparato la possibile vittoria dell'estrema destra a "una catastrofe" per il Paese. Critico anche nei confronti del programma di Rn definito approssimativo dal premier francese.

''C'è un voto utile già dal primo turno'', ha sottolineato il primo ministro in diretta su Franceinfo martedì, aggiungendo che ''sempre più francesi mi dicono 'non vogliamo in realtà dover scegliere tra gli estremi'', che ''invierebbero il nostro Paese contro un muro''. Attal ha difeso la cosiddetta ''terza via'', quella della maggioranza presidenziale con proposte ''credibili''.

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