Sull'autobus precipitato nel fiume ci sarebbero stati circa quindici passeggeri, secondo quanto riferito dai media russi
Un autobus è precipitato da un ponte nel fiume Moyka nella giornata di venerdì 10 maggio a San Pietroburgo, la seconda città più popolosa della Russia. I funzionari hanno riferito che sette persone sono morte nell'incidente.
Sei persone estratte vive sarebbero in gravi condizioni
Alcuni passanti presenti nell'area si sono tuffati nel fiume per tentare di aiutare le persone intrappolate nell'autobus sommerso: "Ho visto che l'autista non riusciva ad aprire il portellone, era esausto, si vedeva che era ferito, sanguinava, così mi sono tuffato, ho nuotato verso l'autobus, sono riuscito a tirare e ad aprire il portellone. C'era una donna anziana, l'ho tirata fuori", ha raccontato Idris Gadzhiyev, una delle persone che ha prestato soccorso.
Il bilancio delle vittime riportato dalle autorità russe non indica quale sia il numero complessivo dei feriti, ma il ministero delle Emergenze ha fatto sapere che sei delle persone delle estratte vive dall'autobus versano in condizioni gravi o critiche. Secondo i notiziari russi, dovrebbero essere complessivamente quindici i passeggeri presenti sull'autobus al momento dell'incidente: alcuni di loro si sarebbero posti in salvo da soli.
I trasporti in città gestiti soprattutto da privati
A gestire i trasporti nella città sono soprattutto compagnie private e quella a cui appartiene il bus in questione era stata già multata più volte in passato per diverse violazioni delle regole. L'autista è stato arrestato dalla polizia ed è stata aperta un'inchiesta per accertare le responsabilità su quanto accaduto.