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Iraq, parlamento approva la legge per criminalizzare l'omosessualità: fino a 15 anni di reclusione

Parlamento iracheno
Parlamento iracheno Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews
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Il parlamento iracheno ha approvato un disegno di legge che criminalizza la comunità lgbtq+. La pena per le persone che hanno rapporti sessuali con lo stesso sesso va dai dieci ai 15 anni di reclusione, fino a tre anni per persone transgender e i medici che effettuano interventi. L'Ue: "Preoccupati"

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Fino a 15 anni di reclusione in Iraq per le persone che hanno rapporti sessuali consensuali con persone dello stesso sesso. È la nuova legge "sulla lotta alla prostituzione e all'omosessualità" adottata con l'approvazione del parlamento iracheno e sostenuta principalmente dai partiti musulmani sciiti conservatori.

La legge, si legge inoltre nel testo, prevede anche una pena minima di sette anni di carcere per la "promozione" di relazioni omosessuali e una pena da uno a tre anni per gli uomini che si comportano intenzionalmente come donne. Le persone transgender e i medici che effettuano interventi chirurgici sono puniti con una pena fino a tre anni di carcere.

L'Unione europea invita l'Iran a rispettare i diritti umani

È la prima volta che viene introdotta nel Paese una legge che criminalizza in modo esplicito l'omosessualità. 

L'Unione europea si è detta preoccupata per la decisione e ha invitato Baghdad a rispettare i principi del "patto internazionale sui diritti civili e politici, che l'Iraq ha ratificato nel 1971, che stabilisce che le leggi devono proibire qualsiasi discriminazione e garantire a tutte le persone una protezione uguale ed effettiva contro la discriminazione per qualsiasi motivo". 

L'Ue ha invitato il Paese anche a rispettare gli obblighi internazionali in materia di diritti umani e ad attuare efficacemente l'articolo 14 della Costituzione irachena, che vieta la discriminazione basata sull'origine, la religione, l'appartenenza a minoranze e per altri motivi"

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