Pasqua, il Papa: "Fermare venti di guerra, scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev"

Papa Francesco durante l'Urbi et Orbi
Papa Francesco durante l'Urbi et Orbi Diritti d'autore Andrew Medichini/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Fortunato Pinto
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Nel suo messaggio durante la celebrazione della Pasqua, Papa Francesco è tornato a chiedere lo stop alle guerre. Il pontefice ha invitato Ucraina e Russia a scambiarsi i prigionieri, poi la richiesta di cessare il fuoco a Gaza. Forte l'appello per aiutare migranti e famiglie in difficoltà

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Piazza gremita a San Pietro per la messa di Pasqua del Papa. Circa sessantamila fedeli, secondo la sala stampa vaticana, sono accorsi per partecipare alla preghiera con il Santo Padre e alla successiva benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia Centrale della Basilica Di San Pietro. 

"Scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev"

"Oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze dell'umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi umanitarie, il masso delle violazioni dei diritti umani, il masso della tratta di persone umane, e altri ancora", ha detto Papa Francesco in un passaggio del messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi. 

"Oggi volgiamo anzitutto lo sguardo verso la Città Santa di Gerusalemme, testimone del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù e a tutte le comunità cristiane della Terra Santa. Il mio pensiero va soprattutto alle vittime dei tanti conflitti che sono in corso nel mondo, a cominciare da quelli in Israele e Palestina, e in Ucraina", ha detto il pontefice e poi ha invitato Ucraina e Russia a trovare un accordo per lo scambio dei prigionieri. "Mentre invito al rispetto dei principi del diritto internazionale, auspico uno scambio generale di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina: tutti per tutti."

"Cessare il fuoco a Gaza"

Il Papa ha continuato poi parlando del conflitto in Medio Oriente. "Sia garantita la possibilità di accesso agli aiuti umanitari a Gaza, esortando nuovamente a un pronto rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso e a un immediato cessate il fuoco", ha detto Francesco. "Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo nei loro occhi. Hanno dimenticato di sorridere", ha detto il Papa chiedendo poi lo stop alle armi. "La guerra è sempre un'assurdità e una sconfitta.Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull'Europa e sul Mediterraneo", ha sottolineato il Pontefice. "Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori", ha detto il Papa mentre la folla applaudiva e pregava.

"I terroristi si pentano"

Il pontefice è poi tornato a parlare delle vittime del terrorismo. "Cristo doni conforto alle vittime di ogni forma di terrorismo. Preghiamo per quanti hanno perso la vita e imploriamo il pentimento e la conversione degli autori di tali crimini", ha detto Francesco che ha voluto ricordare anche gli altri conflitti che affliggono le popolazioni mondiali. Da Haiti al Myanmar, passando anche per la regione del Sahel. 

"Aiutare famiglie e migranti in difficoltà"

Papa Francesco ha poi voluto ricordare la necessità di aiutare migranti e famiglie in difficoltà. "Cristo guidi tutte le persone di buona volontà a unirsi nella solidarietà, per affrontare insieme le molte sfide che incombono sulle famiglie più povere nella loro ricerca di una vita migliore e della felicita". E ancora un messaggio per i minori, nati e non nati.Quanti bambini non possono nemmeno vedere la luce? Quanti muoiono di fame o sono privi di cure essenziali o sono vittime di abusi e violenze? Quante vite sono fatte oggetto di mercimonio per il crescente commercio di essere umani?", ha detto il Papa. Poi la benedizione alla piazza e al resto del mondo.

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