EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

Ucraina: scontro con Zelensky, Kiev verso il licenziamento del generale Zaluzhnyi

Zaluzhnyi
Zaluzhnyi Diritti d'autore AP/Ukrainian Presidential Press Office
Diritti d'autore AP/Ukrainian Presidential Press Office
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Si inasprisce il confronto tra il presidente ucraino e il Comandante supremo delle forze armate di Kiev. Washington è stata informata che Zaluzhnyi verrà licenziato. Intanto la Corte dell'Aia si è pronunciata sulle accuse di genocidio mosse dalla Russia

PUBBLICITÀ

Mentre proseguono gli attacchi russi contro i territori ucraini e le riposte di Kiev verso obiettivi in Russia, l'Ucraina ha informato la Casa Bianca della decisione di licenziare il Comandante supremo delle Forze armate ucraine, il generale Valeriy Zaluzhnyi. Lo riportano i media ucraini e statunitensi. Washington non avrebbe approvato né contestato la decisione, sottolineando che si tratta di una questione sovrana di Kiev. 

Lo scontro tra Zelensky e Zaluzhnyi

La decisione stessa, che doveva essere presa personalmente da Zelensky, non è ancora stata finalizzata e non sono chiari i tempi. Le voci sul licenziamento di Zaluzhnyi circolano da tempo, poiché il suo conflitto personale con il presidente Zelensky è evidente. Zaluzhnyi ha incolpato i politici dell'incapacità di organizzare un'adeguata coscrizione e produzione militare, che ha reso l'Ucraina "troppo" dipendente dagli aiuti stranieri. Ha anche apertamente contestato diverse decisioni strategiche prese a livello politico, come quella di difendere Bakhmut.

A loro volta, le autorità ucraine accusano Zaluzhnyi di aver preso diverse decisioni "sbagliate" che hanno fatto fallire la lunga e attesa controffensiva di primavera/estate; a lui viene attribuita l'idea della "difesa strategica" nel momento in cui i politici si aspettano una controffensiva. Zaluzhnyi è stato anche accusato di aver preso contatti da solo con partner stranieri e, in generale, di essere troppo attivo politicamente per un generale.

Le dichiarazioni della Corte dell'Aia sulle accuse di genocidio

Nel frattempo, l'Ucraina ha accolto con favore la decisione della Corte internazionale di giustizia, che venerdì, 2 febbraio, ha dichiarato di avere la giurisdizione per pronunciarsi sulla richiesta dell'Ucraina di dichiarare che Kiev non è responsabile del presunto genocidio dei cittadini russofoni residenti nel Donbass. Accusa mossa dalla Russia per attaccare l'Ucraina nel 2022. "Oggi è un altro giorno importante" e che, nonostante alcuni intoppi, il caso può continuare, ha detto il rappresentante ucraino presso la Corte internazionale di giustizia Anton Korynevych.

L'Ucraina ha presentato il caso alla Corte internazionale di giustizia pochi giorni dopo l'invasione russa del febbraio 2022, sostenendo che Mosca ha usato pretestuose affermazioni di genocidio per giustificare l'attacco che ha scatenato il più grande conflitto europeo dalla Seconda guerra mondiale. Ma la Corte ha dichiarato di non potersi pronunciare su tale questione. Si pronuncerà invece sull'eventuale violazione della Convenzione da parte dell'Ucraina, come sostenuto dal presidente russo Vladimir Putin per giustificare l'invasione.

Droni russi abbattuti sull'Ucraina

Venerdì sera è scattato un grave allarme aereo in tutta l'Ucraina sud-orientale. Gruppi di droni russi si sono diretti verso Kryvyi Rih, Kherson, Dnipro e Odessa. A loro volta, i social media russi riferiscono di esplosioni nella regione di Voronezh, probabilmente causate da un attacco di droni.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ucraina, rimosso il capo dell'esercito Zaluzhny, Zelensky nomina Syrsky

Guerra in Ucraina, un attacco russo sulla regione di Kherson uccide due volontari francesi

Ucraina, Russia conquista villaggi nel Donetsk, Macron: "Non escludo invio truppe se Mosca sfonda"