Giornata degli oceani: minacciati da plastica e pesca e mai caldi come in questo maggio

"Great Barrier Reef" di Yadegar Asisi all'Asisi Panometer di Lipsia (2015)
"Great Barrier Reef" di Yadegar Asisi all'Asisi Panometer di Lipsia (2015) Diritti d'autore Jens Meyer/AP
Diritti d'autore Jens Meyer/AP
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Copernicus comunica che gli oceani senza ghiacci mai nel mese di maggio erano stati così caldi; oggi si celebra la giornata del polmone azzurro del mondo

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Pesca a strascico, riscaldamento climatico, plastica. Tutte minacce per il polmone azzurro del mondo: gli oceani di cui oggi si celebra la giornata mondiale per iniziativa delle Nazioni Unite. Affascinati, ignoti, purtroppo anche gli oceani sono malati della stessa febbre da surriscaldamento che affligge tutto il pianeta. A maggio 2023, comunica Copernicus, la temperatura in tutti gli oceani privi di ghiacci ha raggiunto picchi mai registrati nelle rilevazioni effettuate nello stesso mese gli anni precedenti.

Come la pesca industriale e i rifiuti di plastica, il riscaldamento globale è una grave minaccia per l'ecosistema marino.

"Stiamo assistendo a un impatto sul clima in tutto il mondo e in modo sproporzionato nei Paesi che non sono stati i maggiori emettitori di gas serra - Lucy Woodall, professore associato di biologia e politica di conservazione marina presso l'Università di Exeter  - Ma allo stesso tempo stiamo assistendo agli effetti locali della pesca. Attività di pesca non dichiarate, non regolamentate o scarsamente regolamentate,  hanno un impatto diretto sull'oceano, e quello che sappiamo è che quando queste molteplici pressioni si sovrappongono, hanno un enorme impatto sull'oceano, su come funziona e sui benefici che porta a noi e al pianeta nel suo insieme".

La temperatura media della superficie oceanica è sempre salita negli ultimi 100 anni

La temperatura media della superficie oceanica è aumentata di circa 0,13°C per decennio negli ultimi 100 anni, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti.

La scorsa settimana a Parigi è stata concordata dai rappresentanti di 175 Paesi una bozza di trattato per porre fine all'inquinamento da plastica, un documento che sarebbe un passo cruciale nella lotta contro uno dei rifiuti più dannosi per i mari.

Tra inondazioni e siccità storica, l'Africa è il continente che soffre maggiormente i rischi climatici mentre la sua quota di emissioni globali di CO2e è la più bassa.

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