La mancanza di case ha costretto il governo Berlino a trasformare un vecchio aeroporto in un centro con centinaia di case container per rifugiati
Eleonora è fuggita a Berlino dall'Ucraina nel marzo dello scorso anno. Da allora, ha vissuto in ben cinque posti. La sua casa quest’inverno non aveva il riscaldamento. Non è mai riuscita a trovare un alloggio permanente nella capitale tedesca, come molti rifugiati bloccati nella crisi degli alloggi. Trovare un appartamento permanente è veramente difficile.
“Per me è molto difficile dire di essere una senzatetto. Ma poi mi rendo conto che a Berlino ci sono molti senzatetto che mi somigliano, forse con un lavoro, con tutte le opportunità, ma non riescono a trovare una casa. Siamo dei senzatetto”.
La mancanza di alloggi ha costretto Berlino a trasformare un vecchio aeroporto in un centro con centinaia di case container per rifugiati. Secondo i governi locali è necessario un maggiore sostegno finanziario, soprattutto considerando l'inflazione e il crescente numero di richiedenti asilo.
C'è stato un aumento del 78% delle domande nei primi quattro mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Il governo nazionale ha promesso un miliardo di euro in più all'inizio di questo mese ma alcuni politici dicono che non è abbastanza. Nel Brandeburgo, vicino a Berlino, quest'anno è prevista la costruzione di 3mila case container. Secondo Petra Budke. membro del parlamento statale, questa tuttavia non è una soluzione a lungo termine perché i permessi per la costruzione di case devono essere semplificati.
“Dobbiamo costruire molti più appartamenti in futuro e dobbiamo iniziare ora. L'iter burocratico richiede tempi molto, molto lunghi e potrebbe essere semplificato. Sarebbe davvero di grande aiuto”, ha sottolineato la Budke.
Le sfide non riguardano solo la mancanza di forniture e risorse. Ci sono state anche proteste in tutta la Germania contro i piani per ulteriori alloggi. Alcune di queste manifestazioni sono state organizzate da politici di estrema destra contrari ad avere più rifugiati nelle loro città.
Intanto Eleonora ora deve lasciare il suo attuale appartamento. Per un po’ sarà ospite a casa di amici ma non sa cosa fare dopo. Sta pensando anche di tornare in Ucraina se non riuscirà a trovare una casa a Berlino. Lei ci racconta che non vuole sopravvivere e cercare un appartamento ogni volta. “Voglio solo vivere pienamente la mia vita e preferisco vivere una vita breve ma più felice con tutte le emozioni.”
Il governo nazionale terrà un altro incontro con gli amministratori locali sulla gestione dei richiedenti asilo a novembre.