Riforma delle pensioni: non solo Parigi, brucia anche la periferia della Francia

Blocchi stradali a Fos-sur-Mer. (21.3.2023)
Blocchi stradali a Fos-sur-Mer. (21.3.2023) Diritti d'autore Daniel Cole/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariEuronews
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Vittoria di Macron e della sua riforma del sistema pensionistico francese: una mozione di sfiducia è stata respinta, per soli nove voti. Ma i sindacati promettono ancora battaglia: "Non ci fermeremo". Giovedì nuovo sciopero generale nazionale

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Fos-Sur-Mer è uno degli scenari più ribollenti della Francia che protesta contro la riforma delle pensioni imposta con decreto dal governo della premier Elisabeth Borne, con mozione di sfiducia respinta per soli 9 voti.

L'Assemblea nazionale ha approvato la riforma. 

Le due mozioni di sfiducia, presentate, dai deputati francesi non raggiungono i 287 voti necessari a far cadere l'Esecutivo.
La prima mozione di sfiducia, proposta dal piccolo gruppo centrista Liot, con il sostegno di tutta la sinistra, ha mancato di poco l'approvazione da parte dei parlamentari dell'Assemblea nazionale. lunedì pomeriggio, raccogliendo 278 dei 287 voti necessari.
La seconda mozione, presentata dal gruppo di estrema Rassemblement National, ha ottenuto solo 94 voti in aula.

Proteste non solo a Parigi

Centinaia di lavoratori hanno bloccato gli accessi ai depositi di gas, in questa cittadina vicino a Marsiglia, per fare pressione sull'Esecutivo affinché rinunci a una riforma che innalza l'età minima di pensionamento da 62 a 64 anni.

Odore di carburante, asfalto e indignazione anche sull'autostrada di Saint-Avold, nella Mosella, dove i manifestanti hanno scardinato i pedaggi per far passare tutti senza pagare.

I gendarmi presenti sul posto si sono astenuti dall'usare la forza.

A Parigi, nel primo giorno di primavera, il profumo dei fiori è stato sostituito dall'odore nauseabondo dell'immondizia, in alcuni casi bruciata, a causa dello sciopero dei lavoratori del settore nettezza urbana contro la riforma delle pensioni.

Dopo un braccio di ferro tra il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, e la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che appoggia lo sciopero, rifiutando di precettere gli addetti alle pulizie, il ministero ha provveduto a precettare 674 netturbini per un "minimo servizio" di pulizia di Parigi. 

Il Municipio di Parigi informa che, da lunedì sera, la quantità di rifiuti non raccolti a Parigi è scesa leggermente: da 10mila a 9mila tonnellate!

AP
Parigi, primo giorno di primavera. (21.3.2023)AP

Dopo il tramonto di lunedi, si sono anche verificati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.

I manifestanti bloccano l'accesso a diversi inceneritori di rifiuti, tra cui quello di Ivry-sur-Seine, il più grande d'Europa. 

Come i "Gilet Gialli"?

Lo spettro di una crisi sociale come quella dei "Gilet Gialli" si profila all'orizzonte, ma questa volta il governo non si tira indietro.

Il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che non intende sciogliere l'Assemblea nazionale, né fare un rimpasto di governo, né tantomeno sottoporre a referendum una riforma che ritiene necessaria per la sopravvivenza del sistema-Francia.

Secondo i sondaggi, però, quasi sette francesi su dieci sono contrari alla riforma.
Per questo giovedì è prevista un'altra giornata di sciopero nazionale.

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