Ucraina, dopo la tregua tornano le bombe

Dopo la fine della tregua dichiarata per il Natale ortodosso, Mosca torna a colpire l'Ucraina. I combattimenti non si sono mai realmente fermati durante le 36 della tregua dichiarata da Vladimir Putin, ma hanno continuato con intensità ridotta. Ora invece Mosca torna ad attaccare con forza.
Secondo Kiev, i Russi hanno attaccato Kharkiv e Bahkmut e in diverse regioni è stato dichiarato l'allarme anti-aereo. Una serie di attacchi che sembra accreditare la tesi ucraina, secondo cui la tregua dichiarata da Mosca era solo una strategia per guadagnare tempo e preparare una nuova offensiva. Tesi confermata anche dal fatto che, secondo fonti di Kiev, Putin sarebbe pronto a ordinare la mobilitazione di ben 500.000 coscritti, in aggiunta ai 300.000 richiamati a ottobre. L'annuncio potrebbe esserci già il 15 gennaio, dopo la fine delle vacanze invernali.
L'Ucraina vuole cambiare strategia grazie alle armi europee
Kiev però è determinata a resistere e chiede ancora una volta ai Russi di abbandonare il territorio ucraino. "Quando gli invasori russi saranno stati espulsi dalla terra ucraina e quando Mosca non potrà più minacciare Kiev e tutta l'Europa, solo allora potremo ritrovare la calma, la sicurezza, la pace", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"È per questo che stiamo lavorando, è per questo che i nostri alleati ci aiutano", ha ricordato il leader ucraino, riferendosi agli ingenti pacchetti di aiuti e di forniture militari annunciati in queste ultime ore da Stati Uniti e Germania.
È in questo clima di tensione e accuse reciproche che gli Ucraini hanno celebrato il primo Natale ortodosso in tempo di guerra.Per molti Ucraini, la messa si è svolta in santuari di fortuna, spesso tra le macerie, o addirittura nei rifugi anti bomba.