Londra, la vita di una richiedente asilo, in attesa di giudizio: "Non voglio andare in Ruanda"

Una vita in attesa.
Una vita in attesa. Diritti d'autore AFP
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Di Africanews - AFP - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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"Quando penso al Ruanda, non riesco a dormire la notte, perché ho già avuto molti problemi nella mia vita precedente e non ne voglio altri... Non voglio andare in Ruanda!". Lo dice una ragazza eritrea di 23 anni, richiedente asilo, in attesa di conoscere il suo futuro. A Londra o in Ruanda...

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Ha 23 anni, si chiama Hayen (nome di copertura), è eritrea: vive da richiedente asilo in un quartiere periferico di Londra, in attesa del secondo decisivo colloquio per ottenere asilo nel Regno Unito.

Se la risposta sarà negativa, Hayen rischia di essere trasferita in Ruanda, come decine di migliaia di altri immigrati illegati arrivati via mare - attraverso la Manica - in Inghilterra (40.000 nel 2022).

Il discusso piano, varato a suo tempo dal governo di Boris Johnson, prima di Natale è stato definito "legittimo" dall'Alta Corte di Londra.

Secondo gli accordi dei mesi scorsi - criticati a livello internazionale, anche dalla Corte europea di Strasburgo - e dopo l'incontro del 19 maggio 2022, all'Onu a Ginevra, tra l'allora ministra britannica degli interni, Priti Patel, e il ministro degli Esteri del Ruanda, Vincent Biruta, il Regno Unito pagherà l'equivalente oltre 140 milioni di euro al Ruanda per la "custodia" degli immigrati arrivati illegamente sulle coste inglesi.

All'epoca, la ministra Patel definò l'accordo "una soluzione innovativa ad un problema globale".

"Quando penso al Ruanda, non riesco a dormire la notte, perché ho già avuto molti problemi nella mia vita precedente e non ne voglio altri...
Non voglio andare in Ruanda!"
Hayen
23 anni, richiedente asilo eritrea

"Penso che non sia un Paese sicuro, non lo so. Non conosco il Ruanda, non ho idea del Ruanda, non conosco niente di cosa sia il Ruanda: sicuro, non sicuro, non ne so niente", dice Hayen.

"Ho lasciato il mio Paese, l'Eritrea, quando avevo 16 anni... Ho viaggiato dall'Eritrea al Sudan a piedi, e dal Sudan all'Egitto, poi dall'Egitto all'Italia, poi dall'Italia alla Svizzera, poi dalla Svizzera alla Francia, quindi dalla Francia al Regno Unito: e ora sono molto stanca. Non ho più l'energia per andare in un altro Paese, un nuovo Paese, una nuova vita... Penso che per me sia finita. Non ho più le forze per fare niente", conclude Hayen.

Screenshot AFP
Durante l'intervista, in un parco nella periferia di Londra. (5.1.2023)Screenshot AFP

Nell'attesa di un possibile (e auspicabile) futuro nel Regno Unito, per ora Hayen non può lavorare, non ha soldi, non ha parenti e non conosce nessuno a Londra.
Ma è qui - e non in Ruanda - che vuole rifarsi una vita.

Euronews racconta

Incontro tra Regno Unito e Ruanda, sotto l'egida dell'Onu, a Ginevra.
Servizio del 20 maggio 2022

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