Soldi e cannoni francesi per l'Ucraina. Lavrov: "Kiev riconosca le regioni annesse alla Russia"

Articolo del 29 dicembre 2022
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, in visita a Kiev.
Si è discusso dell'aumento del sostegno militare francese all'Ucraina, compresa la difesa terra-aria dagli attacchi missilistici russi.
Lecornu ha dichiarato che l'aiuto includerà l'equipaggiamento in dotazione all'esercito francese e un fondo di 200 milioni di euro che consentirà all'Ucraina di acquistare armi.
Zelensky: "Grazie, Francia"
"Ho incontrato il ministro della Difesa francese", ha dichiarato Zelensky. "Abbiamo discusso della nostra cooperazione, della ricostruzione del nostro Paese e di un altro passo in avanti nel rafforzamento della nostra difesa aerea. Grazie, Francia!"
Mercoledì, l'esercito ucraino ha mostrato ai giornalisti uno dei suoi cannoni francesi in azione. Il camion d'artigliera con l'obice "Caesar" da 155 mm, montato su un telaio di camion a sei ruote, è molto apprezzato per la sua precisione. Fa parte dell'arsenale di armi moderne fornito all'Ucraina dagli alleati occidentali.
Andrei, comandante di un camion d'artiglieria Caesar, spiega: "Mi piace molto per la sua agilità e la velocità di tiro. Con questo veicolo possiamo facilmente cambiare posizione per centrare i nostri bersagli".
Armi francesi a ruba
Il ministro francese della Difesa, Lecornu - dopo la visita in Ucraina - ha poi completato la sua campagna-vendita, vendendo 18 mortai "Caesar Mark II" alla Lituania, per un valore compreso tra i 110 e i 150 milioni di dollari. Ne ha dato notizia lo stesso ministro della Difesa lituano, Arvydas Anušauskas.
Lavrov: "Nessun dialogo se le regioni annesse non sono riconosciute"
In un'intervista alla televisione di Stato, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha affermato che "la perseveranza, la pazienza e la determinazione" della Russia contribuiranno a raggiungere gli obiettivi in Ucraina.
Lavrov ha, quindi, ribadito la posizione di Mosca secondo cui, per riprendere i colloqui, Kiev dovrebbe riconoscere l'annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine annesse con il discusso referendum di settembre: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Lavrov ha, dunque, escluso ogni dialogo sulla "formula di pace" di Zelensky, che prevede - secondo il presidente ucraino e il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba - l'accettazione da parte russa di un Tribunale speciale per i crimini di guerra commessi in Ucraina.
Notizie dal fronte
Nella notte, ci sono stati nuovi attacchi russi su Kharkhiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, dopo la capitale Kiev. Lo ha reso noto il sindaco Ihor Terekhov. Non sono segnalate vittime.
Secondo "Ukrainska Pravda", un drone iraniano è stato abbattutto alle prime ore del mattino dalla contraerea ucraina nella regione di Dnipropetrovsk.
Mattinata di missili
Oltre 120 missili russi sono stati lanciati questa mattina sulle città ucraine, "per distruggere infrastrutture critiche e uccidere civili in massa".
Lo afferma in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
Esplosioni vengono segnalate dai governatori e dai sindaci di tutte le principali città del Paese: Kiev, Leopoli, Kharkiv, Odessa, Sumy.
I missili sembrano avere causato anche interruzioni di corrente nelle regioni di Odessa, Dnipropetrovsk e Kryvyi Rih.
Esercitazioni congiunte in Bielorussia
Il ministero della Difesa russo ha diffuso un filmato che mostra "militari russi e bielorussi del gruppo di forze regionale che continuano le esercitazioni congiunte di addestramento al combattimento in Bielorussia, come parte delle attività di coordinamento del combattimento".
Serhii Deineko, il capo del servizio di guardia di frontiera statale dell'Ucraina, ha riferito che attualmente la Russia ha dispiegato un gruppo di 10.200 soldati in Bielorussia e che questo numero non è da considerarsi sufficiente per un attacco all'Ucraina.