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Ue, accordo per dare all'Ucraina i proventi dei beni russi congelati

Gli interessi degli asset russi saranno utilizzati per aiutare le forniture militari dell'Ucraina
Gli interessi degli asset russi saranno utilizzati per aiutare le forniture militari dell'Ucraina Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Jack Schickler & Vincenzo Genovese
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Gli ambasciatori dei Paesi dell'Unione europea hanno concordato di utilizzare i proventi dei beni russi congelati per finanziare l'Ucraina

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Si tratta di una cifra compresa fra i 2,5 e i 3 miliardi di euro per il 2024. Il 90% della somma sarà destinata all’assistenza militare per l'esercito di Kiev tramite il fondo European peace facility, mentre il 10% alla ricostruzione del Paese.

Dall'invasione dell'Ucraina del 2022, circa 210 miliardi di euro di beni della banca centrale di Mosca sono stati congelati nei Paesi dell'Unione, principalmente presso la società belga Euroclear.

È previsto anche che Euroclear, la società belga detentrice della maggior parte dei fondi immobilizzati, possa prelevare lo 0,3% dei proventi per compensare i propri costi amministrativi.

L'accordo trovato dovrà essere formalizzato dai ministri dei Paesi dell'Ue, ma non è ancora chiaro quando ciò avverà. Secondo il governo belga, che detiene la presidenza del Consiglio dell'Ue, la prima tranche di aiuti dovrebbe arrivare all'Ucraina nel mese di luglio.

La decisione arriva in un momento delicato per l'Ucraina, che spera di invertire la rotta al fronte grazie agli aiuti militari europei e a quelli da poco approvati dagli Stati Uniti.

Ma i ministri del governo di Kiev sostengono che l'Ue dovrebbe spingersi oltre, confiscando direttamente i beni russi e consegnandoli all'Ucraina, per fare in modo che ripaghino almeno in parte i costi derivanti dall'aggressione.

Un'ipotesi su cui ha espresso scetticismo la Banca centrale europea, per il timore che possa costituire un precedente dannoso per la fiducia degli investitori nell'Euro.

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