Germania, il ministro dell'Ambiente chiede lo stop dell'espansione dell'Oder

Moria di peschi nel fiume Oder
Moria di peschi nel fiume Oder Diritti d'autore Patrick Pleul/(c) Copyright 2022, dpa (www.dpa.de). Alle Rechte vorbehalten
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Di Debora Gandini
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A provocare la moria di peschi forse un mix di fattori: livelli dell'acqua bassi, alte temperature e scarichi chimici

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Il ripristino dell'ecosistema danneggiato del fiume Oder è una priorità sia per la Germania che per la Polonia. Per i ricercatori si deve agire in fretta per ripulire le acque dopo la moria di pesci ma i due paesi sono sempre in disaccordo sull’attuazione di un piano del 2015 per espandere le infrastrutture sul fiume.

La ministra federale dell'ambiente Steffi Lemke, incontrando a Bad Saarow la controparte polacca, ha insistito sul fatto che l'Oder non dovrebbe essere ampliato ulteriormente e solo lo stop ai lavori può mettere in condizione il fiume di riprendersi.

La Lemke ha sottolineato che a causare questo disastro ambientale sia stata molto probabilmente una combinazione di fattori: livello dell'acqua troppo basso, alte temperature e scarichi chimici. “Un mix, ha detto, che ha portato ad una fioritura di alghe con effetti tossici sulla fauna ittica. Infatti anche le cozze sono state colpite.”

Per indagare sulle cause precise della moria di pesci è stato istituito un gruppo congiunto di esperti. Secondo le informazioni del ministero dell'Ambiente del Brandeburgo i danni all’Oder potrebbero essere più gravi del previsto. Il WWF Germania ritiene che il fiume sia stato avvelenato su larga scala.

Stando ai dati aggiornati a sabato scorso, sono stati raccolti tra le 200 e le 300 tonnellate di carcasse di pesce. Dalle prime ricostruzioni gli esperti sembrano attribuire all'elevata salinità del fiume una delle ragioni principali del disastro, oltre al livello dell’acqua troppo bassa per la siccità. C’è poi anche chi punta il dito su una specie tossica di alghe e il poco ossigeno nell’acqua.

Intanto c’è chi sta cercando di salvare il fiume. Partendo dall’ossigenare l’acqua per cercare di porre rimedio al disastro dell’Oder. Le barche a motore hanno navigato sul lago Dąbie in Polonia. Muovendosi sull'acqua i motori creano movimento e onde aumentando così la quantità di ossigeno. Un modo che può essere utilizzato anche per evitare l’inquinamento secondario nel fiume.

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