Seconda visita del premier britannico che assicura armi e addestramento alle truppe ucraine
Seconda visita di Boris Johnson a Kiev. Il premier britannico assicura a Zelensky pieno sostegno finché l'Ucraina non prevarrà sulla Russia, dice senza mezzi termini. Londra e gli alleati potrebbero formare fino a 10 mila soldati ucraini ogni 120 giorni.
La visita arriva all'indomani dell'incontro del premier ucraina con i tre leader europei, tra cui l'italiano Mario Draghi.
Nel frattempo l'armata russa mantiene aperti diversi fronti nel Donbass e i suoi missili continuano a colpire i territori ad est del paese, dove ci sono ancora alcuni abitanti.
"Non vado da nessuna parte. Non ha senso per me - dice Anatolii Stankevych, che abita in uno dei villaggi dove si combatte - Non ho soldi e poi dove devo andare? Non voglio andare da nessuna parte e vivere in mezzo a una strada. Ho un piccolo pezzo di terra qui, coltivo qualcosa. Non mi muovo".
L'Ucraina intanto sta subendo pesanti perdite nel Donbass. Si parla di 100-200 morti al giorno oltre a decine di feriti. Si combatte soprattutto a Severodonetsk, dove centinaia di civili e militari sono ancora barricati nella fabbrica chimica Azot.
Almeno 4 civili sono rimasti uccisi e altri 6 feriti in raid russi compiuti oggi (17 giugno) nella regione orientale ucraina di Donetsk, secondo quanto riferisce il governatore Pavlo Kyrylenko.
I missili russi continuano a cadere anche in altre zone dell'Ucraina. La regione di Kharkiv è stata bombardata di notte per due settimane. Si pensa che gli attacchi provengano dalla regione russa di Belgorod.