Per arrivare al porto lituano di Klaipeda, i prodotti ucraini dovrebbero transitare per la Bielorussia, alleato fedele di Mosca.
Il grano ucraino deve raggiungere i mercati mondiali, via terra o via mare, per scongiurare il rischio di una crisi alimentare mondiale. Ma per arrivare al porto lituano di Klaipeda, i prodotti ucraini dovrebbero transitare per la Bielorussia, alleato fedele di Mosca.
All'Onu continuano le trattative per trovare una via per il grano ucraino, anche in cambio di un alleggerimento delle sanzioni contro i fertilizzanti imposte a Mosca e Minsk. Secondo il Wall Street Journal, "è in cantiere un'esenzione dalle sanzioni della durata di sei mesi per i fertilizzanti bielorussi".
Per il Segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres, si potrà superare la crisi mondiale solo quando i beni prodotti in Russia e Bielorussia saranno di nuovo disponibili sul mercato internazionale.
Ma l'opposizione bielorussa insiste: le sanzioni sono una parte fondamentale della lotta contro il regime di Minsk. Secondo la leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tsikhanouskaya, “bisogna isolare il regime, dal punto di vista politico ed economico. Nel frattempo vogliamo supportare il popolo bielorusso: i media, la società civile, le organizzazioni che lottano contro il regime", continua la Tsikhanouskaya. "Il nostro scopo è quello di costringere Lukashenko a fermare la violenza nel Paese, a liberare tutti i prigionieri politici e avviare un dialogo con i cittadini bielorussi".
La nuova rotta che porterebbe il grano ucraino fino al Mar Baltico consentirebbe di esportare solo il 10% dei cereali prodotti da Kiev.