Biden: "Un corridoio di protezione per il grano"

Joe Biden al vertice Quad a Tokyo. Alle sue spalle, il Segretario di Stato, Antony Blinken. (24.5.2022)
Joe Biden al vertice Quad a Tokyo. Alle sue spalle, il Segretario di Stato, Antony Blinken. (24.5.2022) Diritti d'autore Evan Vucci/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Di Cristiano TassinariEuronews World
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L'Ucraina ha 25 milioni di tonnellate di grano che non possono essere esportate a causa del blocco dei porti del Mar Nero da parte della Russia. Il presidente americano Biden e gli alleati pensano ad un "corridoio protettivo" da Odessa attraverso il Bosforo

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Nel porto di Odessa, il cielo è nuvoloso e tutto è bloccato, tutto è fermo.

Le forze russe al largo del Mar Nero impediscono che le navi cargo partano per esportare nel mondo il grano ucraino.

Si parla, naturalmente, anche di questo, al vertice del Quad di Tokyo, con il presidente americano Joe Biden e i capi di governo di Giappone (Fumio Kishida), India (Narendra Modi) e Australia (il neo primo ministro Anthony Albanese). 

Dichiara Biden: 
"La crisi alimentare globale è aggravata dal fatto che la Russia blocca le esportazioni dei milioni di tonnellate di grano dell'Ucraina... Finché la Russia continuerà la guerra, gli Stati Uniti lavoreranno con i nostri partner per dare una risposta globale a un problema perché può colpire tutte le parti del mondo".

Yuichi Yamazaki/2022 Getty Images
I quattro leader del Quad: Albanese, Biden, KIshida e Modi. (Tokyo, 24.5.2022)Yuichi Yamazaki/2022 Getty Images

Quale risposta globale?

Il quotidiano inglese "The Times" titola così: "Una 'coalizione di volenterosi' mira a rompere il blocco russo in poche settimane, fornendo un 'corridoio protettivo' da Odesa attraverso il Bosforo: ecco il piano per salvare il grano ucraino.

Grafica Euronews
L'articolo del Times.Grafica Euronews

Il Regno Unito, ad esempio, sta discutendo con gli alleati sull'invio di navi da guerra nel Mar Nero per proteggere le navi da carico che trasportano grano ucraino.

Ma secondo Kees Huizinga, agricoltore olandese che da 20 anni vive e lavora in Ucraina, bisogna fare alla svelta.

"Ci sono ancora 25 milioni di tonnellate di grano e semi oleosi in Ucraina, che è un terzo del raccolto dello scorso anno. Quindi, non solo abbiamo già un enorme problema logistico, ma è ormai tardi, troppo tardi...
L'unica possibilità di far uscire il grano dall'Ucraina è attraverso i porti del Mar Nero. Devono essere aperti".

Screengrab by AP video
"Dobbiamo fare alla svelta, che ormai è troppo tardi"...Screengrab by AP video

Anche secondo il coordinatore delle emergenze del Programma Alimentare Mondiale per l'Ucraina, Matthew Hollingworth, non c'è tempo da perdere: il rischio è "un impatto globale devastante che rischierebbe di far precipitare molti Paesi oltre il limite della carestia".

Conosciuta come il paniere d'Europa, l'Ucraina ha oltre 25 milioni di tonnellate di grano che non possono essere esportate a causa del blocco dei porti del Mar Nero da parte della Russia.

L'Ucraina e la Russia esportano insieme un terzo del grano e dell'orzo mondiali e metà dell'olio di girasole, mentre la Russia è uno dei principali fornitori di fertilizzanti, che hanno subito un'impennata dei prezzi.

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