Api sentinelle dell'inquinamento. Insieme ai Carabinieri per misurare lo smog in città

"Api in città": 100 alveari e decine di arnie per misurare l’inquinamento
Dal tetto dei Carabinieri a tutto il resto dello Stivale. Le arnie per misurare l’inquinamento atmosferico dei centri urbani italiani si apprestano a colonizzare il territorio nazionale. E’ la nuova fase del progetto "Api in città": soltanto a Roma un centinaio di alveari e una ventina di postazioni in snodi cruciali e trafficatissimi come il Grande Raccordo Anulare, per estrapolare – grazie al miele prodotto – dei preziosi dati scientifici, che altrimenti sfuggirebbero addirittura alla tecnologia. Gli addetti ai lavori chiamano “numero uno” la postazione sulle terrazze dei Carabinieri del CUFA, il Comando Unità Forestali, ambientali e agroalimentari.
Meglio delle centraline. Le api per pianificare le politiche territoriali
"Con le api andiamo ad approfondire ulteriormente queste analisi – ci spiega il Generale Generale Pietro Antonio Marzo, Comandante del CUFA - che ci consentono di trovare delle sostanze, che non verrebbero rilevate dalle centraline. Questo ci consente di ottenere un quadro più completo e favorirà, nella gestione delle aree urbane, delle scelte politiche che permetteranno di migliorare la qualità di vita delle nostre città e quindi la salute dei cittadini".
Più biodiversità a Roma, che nelle campagne. Il miele racconta
Prima sorprendente scoperta: un’estrema biodiversità. “Nell’area urbana di Roma Capitale – ci spiega Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani (FAI) – l’analisi del miele prodotto ci ha portato a constare la presenza di oltre 150 specie botaniche, alcune delle quali anche esotiche. Numeri che superano ampiamente quelli delle zone rurali, ormai dominate dalle monoculture”.
Le api come “filtri”: trattengono l’inquinamento
Al di sotto delle soglie UE, poi, il tasso di metalli pesanti e di altri prodotti come i diserbanti, constatato nel miele prodotto. "Attenzione – mette però ancora in guardia Cirone -. Questo non significa che Roma non sia una città inquinata. L’ipotesi verso cui ci stiamo orientando è piuttosto che le api svolgano anche una funzione di “filtro” e che trattengano cioè parte degli inquinanti presenti nell’aria".
Da una ventina di alveari all’attenzione dell’estero. Le api sentinelle alla conquista d’Europa
Partito nel 2018 dalla cooperazione tra Arma dei Carabinieri, Federazione Apicoltori Italiani e Comune di Roma con un totale di 10 postazioni, il progetto "Api in città" è da allora cresciuto in ambizioni e portata. Prossimo traguardo, su iniziativa dell’Arma Carabinieri, la creazione di una rete di postazioni sul complesso del territorio italiano. Un modello dai risultati promettenti, nel frattempo diventato oggetto d’ispirazione e studio anche per altri attori internazionali.
Questo servizio rientra in una serie di approfondimenti dedicati da euronews alla Giornata mondiale delle api e realizzati in collaborazione con Icons Innovations Strategies.