Orso M90 abbattuto in Val di Sole: protesta degli animalisti a Trento

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orso bruno Diritti d'autore WINFRIED ROTHERMEL/APN
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Di Euronews
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Sabato circa mille persone hanno manifestato a Trento contro il governatore Fugatti per l'abbattimento dell'orso bruno M90. L'Enpa ha chiesto l'autopsia dell'animale

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Circa mille persone si sono riunite sabato a Trento per protestare contro l'uccisione dell'orso M90, conosciuto anche come Sonny, all'inizio della settimana in Val di Sole. Il plantigrado è stato condannato all'abbattimento dopo che le autorità locali lo hanno considerato "troppo sicuro di sé" in quanto frequentava le case degli umani e, in un'occasione, ha seguito, e non inseguito, una coppia di escursionisti per mezzo chilometro. 

L'ordine di abbattimento è stato confermato dal governatore della Provincia autonoma Maurizio Fugatti dopo il commento favorevole dell'Ispra , l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Animalisti contro Fugatti

Gli animalisti hanno criticato la modalità di abbattimento. Secondo l'Enpa, Ente nazionale protezione animali, l'orso sarebbe stato ucciso senza narcotizzazione attraverso l’utilizzo di un proiettile calibro 300,  provocando sofferenze prolungate all'animale. L'Enpa ha chiesto alla procura di Trento l'autorizzazione per eseguire l’autopsia sul corpo dell’orso ucciso per verificare e stimare la reale entità e sede delle lesioni provocate dal proiettile. Gli animalisti hanno inoltre criticato l'impossibilità di fare ricorso rispetto all'ordine di abbattimento, come avvenuto lo scorso anno per l'esemplare Jj4.

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