Il ministro degli esteri, Wang Yi, ha detto che Pechino deplora lo scoppio del conflitto. Ma molti cinesi puntano il dito contro l'Occidente
La Cina prende posizione, non netta ma pur sempre posizione. Il ministro degli esteri Wang Yi ha detto ieri che Pechino deplora lo scoppio del conflitto in Ucraina ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili. Nella risoluzione di condanna dell'invasione russa all'Onu, la Cina inoltre si è astenuta. C'è ancora chi, però, in terra cinese punta il dito contro l'Occidente.
"Dovremmo sostenere la Russia. Se la Russia viene distrutta, noi saremo i prossimi. Questo è sicuro", dice un pensionato. "Gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iraq, quella non era una guerra?", dichiara un altro. "Gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iran, quella non era una guerra? Hanno attaccato tanti Paesi, quelle non erano guerre? Perché nessun Paese occidentale ha condannato gli Stati Uniti? L'attuale guerra (tra Russia e Ucraina) è affar loro. Perché gli Stati Uniti la condannano? Questo è ingiusto".
Sui social cinesi non manca però chi condanna: "Mi oppongo a tutte le guerre", si legge su un post su Weibo. "Che la guerra vada. Che la guerra vada al diavolo! Quando inizia una guerra, non sono forse i figli della gente comune che muoiono?Mentre quelli che hanno iniziato la guerra non fanno nulla e stanno a guardare". "Non capisco la politica, né la situazione in Russia e Ucraina, ma so che la guerra non è una buona cosa", scrive un altro utente Weibo. "Alcune persone laggiù stanno attraversando difficoltà inimmaginabili".