Per l'ex braccio destro Dominic Cummings, il premier era a conoscenza della festa durante il lockdown
Cento persone dello staff di Boris Johnson invitate a un party durante il lockdown del maggio 2020. Per l'ex braccio destro del premier, BoJo sapeva e ha trasgredito le regole messe per contenere la prima ondata di Covid.
Ora il premier si difende davanti ai giornalisti:
Dominic Cummings, il suo ex collaboratore, è certo che il segretario personale di Johnson si fosse confrontato con lui direttamente prima di mandare i 100 inviti per la festa nel giardino di Downing street.
"Ma le pare che organizzavamo un evento contro le regole - ribatte Johnson - Nessuno mi ha avvisato che stavamo facendo qualcosa di sbagliato".
Il partygate sta affossando il premier conservatore, che solo pochi giorni fa si è dovuto scusare per le feste organizzate durante il lutto per la morte del principe Filippo.
Non solo l'opposizione, ma anche molti Tories chiedono le sue dimissioni.