È da oltre un mese che riparliamo di Mikheil Saakasvili, vi ricordate cosa fece quasi 20 anni fa in Georgia? Leggete il nostro pezzo, vi aggiorniamo anche sul suo stato di salute dopo lo sciopero della fame che è durato 39 giorni. E che forse non è finito
Riesce la protesta dell'ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili che verrà trasferito in un altro ospedale militare per il momento.
Il ministero della Giustizia georgiano offre all'ex presidente Mikheil Saakashvili il trasferimento in un ospedale militare nella città di Gori. Come ha affermato il ministro nel briefing tenuto al ministero della Giustizia, una volta terminato il trattamento Mikheil Saakashvili sarà ricondotto in cella nel carcere di Rustavi.
Il ministro ha voluto avvisare i supporter di Saakashvili, se cercheranno di ostecolare il trasferimento l'ex presidente, sarà trasferito nella clinica della prigione di Gldani, dove era già stato portato la settimana scorsa, prima che la situazione peggiorasse.
L'annuncio arriva all'indomani della dichiarazione del medico personale di Saakashvili secondo cui l'ex presidente ha perso conoscenza mentre era in corso una visita del suo avvocato.
Saakhasvili faceva uno sciopero della fame da 39 giorni, prima di venir ricoverato e aveva posto come condizione il trasferimento in un ospedale civile per interrompere lo sciopero.
La protesta di Saakashvili è stata sostenuta da Elene Khoshtaria, a sua volta in sciopero della fame insieme a altri parlamentari georgiani che ne hanno chiesto il trasferimento in un ospedale civile.
Saakashvili, 53 anni, in esilio in Ucraina, era rientrato nel suo Paese il 1° ottobre, per le elezioni per sostenere l'opposizione georgiana. Non ha fatto in tempo a mettere piede in patria che è stato subito arrestato perché condannato in contumacia per abuso di potere nel corso del suo mandato presidenziale tra il 2004 e il 2013.
Lo sciopero della fame era iniziato perché Saakashvili aveva denunciato metodi poco ortodossi all'interno del carcere nei suoi confronti e temeva per la sua vita. La Corte europea dei diritti umani lo scorso 10 novembre si era espressa dicendo che il governo di Tiblisi ha il dovere di garantire la sicurezza del detenuto in prigione e assicurandogli cure mediche adeguate.
In migliaia sono scesi in piazza nei giorni scorsi in suo sostegno, a sostenerlo tutti coloro che apprezzarono la sua leadership che quasi 20 anni fa portò il Paese a allinearsi con l'Occidente.
La rivoluzione delle rose
Passa sotto il nome di Rivoluzione delle rose il cambio al vertice in Georgia che nel 2003 portò un governo filo-occidentale.
La rivoluzione pacifica era stata una conseguenza delle proteste suscitate dalle elezioni parlamentari che portarono alla cacciata del presidente Eduard Shevardnadze, con cui in Georgia finì l'era sovietica. A sostituire il presidente Shevardnadze fu Mikheil Saakashvili, leader di questa protesta, che vinse le elezioni presidenziali con una maggioranza del 96% di voti.