Era stato ricoverato in ospedale la settimana scorsa, oltre un mese fa ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro il suo arresto
Si sarebbero aggravate le condizioni di salute dell'ex presidente della Georgia Mikheil Saakashvili trasferito la settimana scorsa in ospdela dal carcere dove aveva iniziato lo sciopero della fame dal mese scorso.
Saakashvili era stato arrestato il 1° ottobre al ritorno dall'esilio in Ucraina. Ha rifiutato il cibo per 39 giorni per protestare contro la sua prigionia, a suo avviso politicamente motivata. La sua incarcerazione ha esacerbato una crisi politica scoppiata nel Paese lo scorso anno dopo che l'opposizione aveva denunciato brogli alle elezioni parlamentari vinte di misura dal partito al governo Georgian Dream
Il trasferimento in ospedale, la settimana scorsa era stato fatto "per evitare l'aggravamento dello stato di salute di Mikheil Saakashvili (..)è stato trasferito dalla prigione n.12 all'ospedale medico per detenuti n.18", si leggeva in un comunicato dei Servizi carcerari del Paese caucasico.
In migliaia a Tbilisi a favore di Saakashvili
Decine di migliaia di persone - circa 40.000 - si sono radunate nei giorni scorsi nella centrale Piazza della Libertà, nella capitale georgiana Tbilisi, per chiedere il suo rilascio.
L'arresto del riformatore filo-occidentale aveva provocato le più grandi manifestazioni antigovernative dell'ultimo decennio. "Un movimento di protesta permanente e di massa è iniziato in Georgia e non si fermerà fino a quando Mikheil Saakashvili non sarà liberato e non saranno indette elezioni anticipate", aveva detto Nika Melia, presidente del partito United national movement. "Non ci disperdiamo, la nostra protesta sarà implacabile e pacifica, non lasceremo che il regime ci provochi ad uno scontro civile".