Polonia e crisi energetica motivi d'attrito a Bruxelles

I leader europei a Bruxelles per il Consiglio
I leader europei a Bruxelles per il Consiglio Diritti d'autore Olivier Matthys/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA; AFP
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I 27 chiudono oggi il vertice nella capitale belga. Alcune questioni sono ancora sul tavolo

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I leader europei hanno lasciato ieri sera il vertice di Bruxelles con delle questioni sul tavolo ancora da risolvere. Se il capitolo Covid è stato chiuso in fretta dai 27, non si può dire lo stesso di quello sulla Polonia. Per il momento, la Commissione non prenderà alcuna misura contro Varsavia, sperando che questa faccia marcia indietro e si rimetta in riga, riconoscendo che il diritto comunitario prevale su quello nazionale.

"Il mio messaggio al nostro collega polacco è: 'non aspettate l'azione della Commissione, potete agire voi stessi e non aspettare che la Commissione porti dei risultati'. Tutti hanno sottolineato il fatto che la Commissione, come custode dei trattati, debba continuare a svolgere il suo ruolo", queste le parole di Alexander De Croo, Primo Ministro belga.

Altra questione ancora non completamente chiusa è quella sul forte aumento dei prezzi dell'energia. I capi di Stato e di governo hanno accolto con favore gli strumenti proposti dalla Commissione, come sconti fiscali e aiuti alle famiglie, ma non c'è un'intesa sul testo delle conclusioni. 

I 27 hanno trovato una mediazione sul grande nodo del mix energetico, ovvero su quali fonti i Paesi useranno per avviare la transizione alle rinnovabili. Secondo fonti Ue, nelle conclusioni si sottolinea che verranno considerate le "specificità" dei vari Paesi. C'è chi infatti vuole puntare sul gas (l'Italia ad esempio), chi sul nucleare (la Francia, su tutte), chi sul carbone (come la Germania). Sarà Bruxelles a stabilire cosa sarà più o meno ecologico. 

Una sola cosa è certa: bisogna agire in fretta, non si può più attendere. Questo è il messaggio lanciato dal Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. "Bisogna intervenire al più presto per limitare gli aumenti del prezzo dell'energia, per preservare la ripresa e salvaguardare la transizione ecologica", ha detto il premier ai colleghi. 

Il vertice prosegue oggi con la questione della migrazione all'ordine del giorno, in particolare con la Bielorussia, accusata di organizzare un afflusso di migranti alle frontiere dell'Unione come ritorsione alle sanzioni.

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