Attriti Unione europea-Bielorussia, ulteriori sanzioni in arrivo?

I ministri degli Esteri dell'Unione europea si sono incontrati in Lussemburgo, per discutere (tra l'altro) di un'estensione delle sanzioni contro la Bielorussia, mentre alcune società regolarmente registrate stanno affittando aerei alla compagnia nazionale Belavia.
Diversi Paesi, in particolare quelli al confine con la Bielorussia, come Lituania, Lettonia e Polonia, vorrebbero prendere di mira direttamente la compagnia.
"Una cosa sono le sanzioni a Lukashenko per aver armato la migrazione - dice Gabrielius Landsbergis, Ministro degli Esteri lituano - per aver ingannato le persone e averle portate al confine europeo e aver esercitato tutta questa pressione.
Altro, invece, è trovare il modo di fermare i voli per la Bielorussia, l'aeroporto di Minsk e le sanzioni per Belavia: è diverso dall'inviare un messaggio alle compagnie aeree che ora stanno trasportando persone che intendono migrare da qualsiasi altro Paese in Bielorussia".
L'Irlanda è l'hub dell'Unione per il noleggio di aeromobili: alcune aziende irlandesi continuano a noleggiare aerei per Belavia, poi utilizzati per trasferire i migranti.
"Il modo in cui aumentiamo la pressione verso le sanzioni - afferma Simon Coveney, Ministro degli Esteri irlandese - è qualcosa su cui possiamo ragionare.
Tuttavia, occorre fare una distinzione tra le sanzioni che non implicherebbero futuri leasing di aeromobili a Belavia rispetto ai contratti in vigore dove sussistono obblighi di legge".
Nikolai Ehlers, legale esperto in diritto dell'aviazione, ha detto ai microfoni di Euronews che la proposta irlandese è davvero saggia, anche se ostacolerebbe l'efficacia delle sanzioni, sottolineando che queste colpirebbero le compagnie private.
"Ciò significherebbe che assisteremmo ad ulteriori aree di guerra, di contenziosi tra le parti contrattuali: e poi, a loro volta, le parti interessate, se fossero esposte a pretese contrattuali, vorrebbero recuperare le eventuali perdite risultanti dal governo che impone loro quelle misure".
Al momento, di contano già sette migranti deceduti al confine tra Unione europea e Bielorussia.