Sostenibilità, sicurezza, digitale. Sono i punti salienti da cui far ripartire il turismo del futuro, secondo i ministri di settore del G20 riuniti a Roma. Il Presidente del Consiglio Draghi: "Prenotate le vacanze in Italia"
L'Italia è pronta a ripartire puntando sul turismo. Questo settore è stato uno dei più colpiti dalla pandemia, con arrivi internazionali in calo del 73% a livello globale nel 2020. L'impatto senza precedenti sulle piccole e medie imprese ha registrato la perdita mondiale di quasi 62 milioni di posti di lavoro, un calo equivalente al taglio del 18% degli addetti dell'intero comparto, con in più una prospettiva altamente incerta.
Dalla seconda metà di maggio il Paese riapre ai turisti. “Il Covid-19 ci ha costretto a chiudere, ma siamo pronti a ridare il benvenuto al mondo". Con questo messaggio il presidente del Consiglio Mario Draghi, dalla riunione ministeriale del G20 sul turismo a Roma, ha voluto lanciare un segnale di speranza, annunciando che dal Governo arriverà un aiuto all'industria turistica.
Turismo: motore dell'economia
Il turismo è un settore molte importante non solo in Europa ma anche e soprattutto in Italia, dove si parla di un vero e proprio asset economico pari al 13% del PIL con circa 4 milioni di occupati prima della pandemia.
Come spiegato da Draghi è opportuno far ripartire il settore quanto prima, creando le condizioni per far tornare i turisti in Italia in tutta sicurezza. Il presidente del Consiglio ha annunciato che si potrà tornare a viaggiare su tutto il territorio con un 'pass verde nazionale' simile a quello introdotto con l'ultimo decreto legge, che consente lo spostamento anche nelle regioni arancioni o rosse, in attesa che entri in vigore il green pass europeo previsto per la metà di giugno.
“Non ho dubbi che il turismo riemergerà più forte di prima" ha confermato Draghi rivolgendo un appello al resto del mondo: "prenotare le vostre vacanze in Italia. Per tutti servirò l'attestato di avvenuta vaccinazione, con entrambe le dosi e solo con i vaccini autorizzati dall'Ema, il certificato di guarigione o un tampone negativo. Draghi ha quindi confermato che si sta anche lavorando su come superare il coprifuoco il prima possibile.