Un educatore di Auschwitz a Euronews: "Le ideologie che hanno portato ad Auschwitz più di 80 anni fa, esistono ancora oggi"
La vita si è fermata per due minuti, questo giovedì mattina, alle 10 ora locale in Israele, quando le sirene hanno suonato per celebrare Yom HaShoah, la Giornata del ricordo dell'Olocausto, che ricorre il 27esimo giorno di Nissan, nel calendario ebraico.
Euronews ha parlato con Pawel Sawicki, educatore del centro di Auschwitz, in Polonia, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. "Un elemento molto importante dell'educazione di chi viene a visitare il campo è costruire una responsabilità basata sulla conoscenza che abbiamo", ci spiega l'educatore. "Veniamo qui e impariamo la storia, ricordiamo e commemoriamo. Ma ne abbiamo anche bisogno per costruire un mondo migliore, un mondo libero da antisemitismo, razzismo, xenofobia, perché tutte le ideologie che hanno portato ad Auschwitz più di 80 anni fa, esistono ancora oggi e dipende da noi costruire un mondo nuovo".
Il complesso dei campi di Auschwitz fu il più grande e famigerato centro di sterminio della Germania nazista e divenne il triste simbolo dell'Olocausto. Nel lager polacco vennero imprigionate centianaia di migliaia di persone e uccise più di un milione, la maggior parte ebrei.