Ancora alta tensione fra Europa e Turchia

La perquisizione nel Mediterraneo orientale del cargo turco Roseline-A diretto a Misurata da parte della missione Ue Irini, incaricata di monitorare l'embargo di armi alla Libia, è stata "un attacco" contro la Turchia e "ha violato il diritto internazionale". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando al gruppo parlamentare del suo Akp e rivendicando la missione umanitaria del cargo.
L'intervento al parlamento
Mercoledì, parlando ai suoi legislatori, il presidente turco Erdogan ha parlato di violazioni del diritto internazionale. "Nonostante le provocazioni della Grecia e dell'amministrazione greco-cipriota, siamo sempre stati pazienti sulle questione del Mediterraneo orientale. Adesso pero' c'è stato un attacco a una nostra nave commerciale" ha chiarito Erdogan.
La Germania rigetta le accuse contro i suoi marinai
La ministra della difesa tedesca ha appoggiato in toto l'azione dei suoi militari che hanno obbedito ad un ordine partito dal quartier generale della missione Irini a Roma. "E 'importante per me ancora una volta chiarire che i soldati della Bundeswehr si sono comportati in modo corretto. Hanno fatto ciò che è stato loro chiesto nel quadro del mandato europeo IRINI. Non ci sono motivi per queste accuse rivolte contro i marinai": ha detto il ministro della difesa tedesco Annegret KRAB-KARENBAUER.
Il rovente Mediterraneo orientale
È il secondo incidente tra la Turchia e le forze navali alleate della NATO che agiscono nel quadro dell'embargo libico. A giugno, quando una nave francese ha chiesto di controllare un cargo turco sospettato di violare l’embargo sulla consegna di armi alla Libia una fregata turca si era intromessa con atteggiamento minaccioso impedendo il controllo.