Nagorno-Karabakh: il Cremlino "arbitro" della contesa tra Azerbaigian e Armenia

Sforzo diplomatico per Sergey Lavrov..
Sforzo diplomatico per Sergey Lavrov.. Diritti d'autore AP
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Di Euronews
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Mosca sempre più "arbitro" della contesa tra Azerbaigian e Armenia per il "cessate il fuoco" nel territorio del Nagorno-Karabakh. Lavrov ospita il ministro degli esteri armeno e invoca il rispetto dell'accordo trilaterale. Ma continuano a volare missili...

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Nagorno-Karabakh, si muove ancora la diplomazia.

Il ministro degli Esteri armeno Zohrab Mnatsakanyan si è recato lunedì a Mosca per colloqui con il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov: tema del giorno, un accordo di cessate il fuoco con la mediazione dalla Russia per porre fine alle ostilità tra Armenia e Azerbaigian nel territorio dell'Alto Karabakh (altro termine utilizzato per identificare il territorio conteso: Nagorno significa "montuoso"). 

"Auspichiamo il pieno rispetto degli accordi"

Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo:
"Avevamo già raggiunto un importante accordo negoziato dal presidente Putin, ma vediamo che questo accordo non viene pienamente rispettato e i combattimenti continuano. Ci aspettiamo che i nostri contatti con voi armeni e con i nostri vicini azeri, anche da parte dei nostri ministeri della Difesa, garantiscano il pieno rispetto degli accordi che sono stati raggiunti in formato trilaterale".

Un conflitto riesploso (quasi) a sorpresa

Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian è riesploso lo scorso 27 settembre, dopo un lungo processo di pace, seguito all'accordo del maggio 1994 che pose fine alla guerra tra i due paesi - che causò tra i 20 e i 30.000 morti - per il controllo dell'Alto Karabakh,

La regione si trova in Azerbaigian, ma è sotto il controllo di forze militari di etnia armena, sostenute dalla stessa Armenia.

La riesplosione della guerra tra azeri e armeni non è stato esattamente un fulmine a ciel sereno: da mesi le tensioni erano riaffiorate, acutizzate anche dalla Turchia, pronta a strumentalizzare politicamente il conflitto, a favore proprio e dell'alleato-Azerbaigian.

Zohrab Mnatsakanyan, ministro degli Esteri armeno:
"Purtroppo non possiamo dire che il cessate il fuoco sia stato pienamente rispettato. Poco prima del nostro incontro qui, abbiamo continuato a ricevere informazioni secondo cui l'Azerbaigian non sta rispettando gli obblighi previsti dal cessate il fuoco".

AP/Russian Foreign Ministry Press Service
Zohrab Mnatsakanyan, ministro degli Esteri armeno.AP/Russian Foreign Ministry Press Service

Accuse reciproche

A 72 ore dall'entrata in vigore dell'accordo mediato da Mosca, l'Azerbaigian ha accusato l'Armenia di aver attaccato diverse grandi città.
Continuano le ricerche dei sopravvissuti di un condominio distrutto nella città azera di Ganja, in seguito a quello che, secondo il governo di Baku, è stato un attacco missilistico armeno. Nove persone rimaste state uccise.

AP
Il leader del Nagorno-Karabakh, Arayik Harutyunyan.AP

Piovono missili, ma tutti dicono di rispettare il "cessate il fuoco"

Il missile Smerch intercettato dalla difesa aerea azera è atterrato nella centrale idroelettrica di Mingechevir.

Secondo le fonti ufficiali, tutti i missili sarebbero stati intercettati dalle forze di difesa aerea dell'Azerbaigian.

I distaccamenti militari dell'Alto Karabakh hanno negato gli attacchi, confermando il rispetto del "cessate il fuoco".

AP Photo
Il missile abbattuto dalla contraerea azera.AP Photo

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