Renania settentrionale-Vestfalia: chat "estremista", sospesi dal servizio 29 poliziotti Sempre più casi di agenti di polizia con simpatie neonaziste. L'ultimo caso a Mulheim, ma è un problema serio che riguarda tutta la Germania. Verrà nominato un commissario straordinario.
Poliziotti estremisti in Germania.
Il Dipartimento di polizia del Land Renania settentrionale-Vestfalia ha sospeso 29 poliziotti tedeschi, accusati di aver condiviso con i loro cellulari immagini di Adolf Hitler e della violenta propaganda neonazista.
Gli agenti di polizia, per ora, sono stati sospesi dal servizio.
"Immagini di Hitler, svastiche...e non solo"
Spiega il ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Westfalia, Herbert Reul:
"C'erano immagini di Hitler, svastiche, la vecchia bandiera imperiale tedesca fuorilegge e, ancora più disgustose, foto di una rappresentazione fittizia di un rifugiato in una camera a gas di un lager".
Almeno cinque casi in Germania in un anno
Non è il primo caso che suscita in Germania una certa preoccupazione per atteggiamenti di estrema destra tra le forze dell'ordine.
In un anno, si sono verificati almeno cinque casi.
Nel Land dell'Assia, ad esempio, gli investigatori che stavano indagando su una campagna di lettere minatorie contro politici e personaggi pubblici si sono imbattuti in una chat di poliziotti, utilizzata per lo scambio di contenuti "estremisti".
Un gruppo simile è stato scoperto anche nel sud della Baviera: in chat, i poliziotti condividevano video di odio contro i musulmani.
Ma in Renania settentrionale-Vestfalia i casi si stanno moltiplicando.
Il ministro dell'Interno è preoccupato.
La polizia e i servizi di sicurezza tedeschi sono stati a lungo accusati di non fare abbastanza per sradicare gli estremisti tra le loro fila.
Dopo quest'ultimo caso, ora sarà nominato un commissario speciale anti-estremismo, che vigilerà sulle forze dell'ordine di tutta la Germania.
Non dimentichiamo Chemnitz
Questi casi di "estremismo" di destra all'interno delle forze di polizia riflettono uno stato d'animo strisciante e diffuso in seno alla stessa società tedesca, come hanno raccontato brutalmente i fatti di Chemnitz.
Da agosto a novembre 2018, la città della Sassonia, un tempo DDR con il nome di Karl Marx Stadt, fu teatro di violenti episodi di razzismo, a tal punto da far parlare - anche attraverso un'impennata di consensi dei partiti di destra, come AfD - di un "problema Chemnitz", come se fosse limitato alla città.
Quando, nella realtà, si tratta - tuttora - di un problema che l'intera Germania deve affrontare.
Facendo i conti con un passato che vuole dimenticare.
Ma non del tutto dimenticato.