La capitale del Libano vive un'altra drammatica giornata: un incendio di vaste proporzioni è divampato sempre nella zona del porto di Beirut, già devastato dall'esplosione di quasi 40 giorni fa. Secondo la Croce Rossa, non risultano feriti
Fumo nero sul porto di Beirut.
Un altro enorme incendio è scoppiato nel porto della capitale libanese, quasi 40 giorni dopo la terribile esplosione del 4 agosto che ha devastato la città.
Elicotteri militari e numerose squadre di vigili del fuoco stanno affrontando le fiamme dalla mattinata odierna.
Scene di panico: ma non ci sono feriti, secondo la Croce Rossa
Secondo l'esercito, l'incendio si sarebbe verificato in un magazzino dove sono stati collocati petrolio e pneumatici.
L'hangar, evidentemente, non era stato completamente distrutto nell'esplosione del 4 agosto.
Le strade principali vicino alla zona del porto sono state chiuse al traffico.
E la televisione di Stato libanese informa che le aziende presenti nell'area hanno chiesto ai loro dipendenti di tornare a casa.
Scene di panico tra gli operai del porto e la popolazione di Beirut, soprattutto tra i residenti vicino alla centrale Piazza dei Martiri.
Secondo la Croce Rossa, non ci sono feriti.
I video dei social
Sui social network sono apparsi numerosi filmati di operai del porto in fuga dalla zona dell'incendio.
Altri video mostrano abitanti delle zone già colpite dall'esplosione e passanti in Piazza dei Martiri, vicina al porto, cercare vie di fuga alla vista della fitta colonna di fumo nero che sale dall'area dello scalo marittimo.
Le esplosione minori
L'esplosione devastante del 4 agosto - causata dallo scoppo di quasi 3.000a tonnellate di nitrato di ammonio, che provocò oltre 190 vittime - era stata preceduta da altre esplosioni minori che avevano causato un incendio vicino ai silos di grano, distrutti poco dopo dalla deflagrazione maggiore.
Beirut è ripiombata nell'incubo.