Montenegro: migliaia in piazza contro la coalizione vincente

Migliaia di persone hanno manifestato nella capitale del Montenegro a favore del partito filo-europeo di Djukanovic, che pur risultando primo alle elezioni del 30 agosto, non ha la maggioranza in parlamento. Tre partiti pro-Serbia e filo-Russia si sono alleati con l'unico intento di sconfiggere gli europeisti che governano da 30 anni in Montenegro.
"Oggi sono venuto nella capitale con i miei amici e la mia famiglia per dare un supporto al mio paese, perché la gente ricordi cosa hanno fatto le generazioni passate, i motivi per i quali sono morti e perché giustizia, onore e libertà regnino nel Montenegro" dice Dragomir Pekovic, che è venuto da Danilovgrad per manifestare.
Il Montenegro è entrato nella Nato nel 2017 e da otto anni è impegnato nel negoziato per aderire all'Unione europea. La paura è che questa nuova coalizione faccia fare un passo indietro al paese. Ma i leader dei tre partiti vincitori hanno assicurato che manterranno gli accordi internazionali e i negoziati per aderire all'Ue.
Le elezioni arrivano dopo un anno di proteste e alta tensione tra il governo e i sostenitori dell'influente chiesa ortodossa. ll conflitto è scoppiato alla fine del 2019, quando il governo ha approvato una legge che potrebbe trasformare centinaia di monasteri in proprietà statale.
Il Montenegro è uno Stato multietnico che professa religioni diverse in cui nessuna comunità ha la maggioranza assoluta. Circa il 45 percento della popolazione si identifica come montenegrina e circa il 29 percento come serba. I bosniaci sono il terzo gruppo etnico e costituiscono circa l’8,3 percento della popolazione montenegrina.
Domenica scorsa gli attacchi e le provocazioni contro i bosniaci sono iniziati non appena i risultati degli exit poll sono stati pubblicati e i sostenitori dei partiti vincitori hanno iniziato a festeggiare per le strade.