15 fermati, 2 arresti nel sit-in caratterizzato da inni al duce, saluti romani, lanci di petardi e bottiglie e risse tra manifestanti
Mentre in tutto il mondo si protestava chiedendo giustizia per George Floyd e contro la brutalità della polizia, a Roma la manifestazione lanciata da "I ragazzi d'Italia" (movimento neofascista con base a Brescia) e Forza Nuova sulla pagina Facebook "Dalle curve alle piazze" si trasformava in guerriglia.
Lanci di bottiglie, fumogeni e petardi contro giornalisti e forze dell'ordine, risse scoppiate tra i manifestanti stessi, saluti romani e inni al Duce. Questo è quanto accaduto sabato al Circo Massimo, durante il sit-in indetto per protestare contro la risposta del governo alla crisi legata al coronavirus, al quale hanno aderito vari gruppi ultrà e movimenti di estrema destra.
Tutti contro tutti
Le tensioni tra i dimostranti sono cominciate quando uno di loro ha rilasciato un'intervista a un giornalista (come potete vedere nel tweet qui a fianco), scatenando l'ira di un altro.
Da lì, i militanti si sono dapprima scontrati tra loro, per poi prendersela con cronisti e poliziotti. Cinque minuti di scontri tra via dei Cerchi e via Dell'Ara Massima di Ercole, prima della "fuga" verso via del Circo Massimo.
Alla manifestazione, che è terminata con un'ora e mezza di di anticipo rispetto al previsto, erano attese 5.000 persone, mentre erano poco più di 400 i partecipanti.
Una quindicina i fermati per i disordini, due gli arresti, alcuni agenti di polizia e un videomaker sono invece rimasti feriti.