Il presidente russo parla di un abbassamento della soglia per l'uso delle armi nucleari da parte dei Paesi Occidentali e fa sapere che anche Mosca sta valutando di rivedere le sue regole. Il Pentangono: "Nessuna modifica"
Si è conclusa la visita del presidente russo Vladimir Putin in Vietnam. Durante la conferenza stampa a termine dei lavori, il capo del Cremlino ha affrontato diversi temi, tra cui la guerra in Ucraina. Putin ha spiegato che la Russa sta valutando eventuali cambiamenti alla sua dottrina nucleare.
Secondo il leader russo, in Occidente è in atto un abbassamento della soglia per l’uso delle armi nucleari. "Tuttavia, Mosca non vede il motivo di lanciare un attacco preventivo, almeno non ancora", ha detto Putin.
La dottrina nucleare russa prevede, al momento, che le armi di questo tipo possano essere utilizzate solo in caso di minaccia alla sovranità e all'integrità territoriale del Paese.
La risposta degli Stati Uniti alle accuse di Putin
Il portavoce del Pentagono, generale Pat Ryder, ha risposto durante un briefing con i giornalistai alle accuse avanzate dal capo del Cremilno. "Finora non abbiamo visto nulla che ci richieda di cambiare la nostra posizione delle forze strategiche. Ancora una volta, non è la prima volta che sentiamo parlare di incaute sciabolate nucleari", ha detto Ryder e ha aggiunto: "È certamente irresponsabile per i Paesi che mantengono questo tipo di capacità fare questo tipo di commenti. Il nostro obiettivo è la sicurezza e la stabilità, non solo nella regione ma in tutto il mondo. E quindi continueremo a concentrarci su questo aspetto".