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Bisogna procedere con i beni russi congelati per finanziare l'Ucraina, dice ambasciatrice Ue a Kiev

Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a sinistra, e il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy, a destra.
Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a sinistra, e il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy, a destra. Diritti d'autore  AP Photo/Ida Marie Odgaard/Ritzau Scanpix
Diritti d'autore AP Photo/Ida Marie Odgaard/Ritzau Scanpix
Di Méabh Mc Mahon & Eleonora Vasques
Pubblicato il
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La rappresentante Ue a Kiev, Katarína Mathernová, invita l'Unione a trovare un accordo per utilizzare i beni congelati dalla Russia per finanziare lo sforzo bellico dell'Ucraina. Ma in una lettera inviata alla Commissione, il premier De Wever ha ribadito il no del Belgio al piano

L'Unione Europea deve portare avanti il piano per utilizzare i beni congelati dalla Russia per finanziare immediatamente l'Ucraina con un prestito di riparazione, ha dichiarato l'ambasciatrice dell'Ue in Ucraina, Katarína Mathernová, in un'intervista al programma del mattino di Euronews, Europe Today.

L'Ue è alla ricerca di un accordo su come finanziare l'infrastruttura militare e civile di Kiev per il 2026 e il 2027. La Commissione ha presentato perciò agli Stati membri tre opzioni di prestito, tra cui una che prevede una soluzione senza precedenti basata sui profitti generati dai beni russi depositati in Europa e sotto sequestro dal 2022.

La maggiore resistenza, oltre a quella mostrata da Mosca, è venuta finora dal Belgio che ospita il maggiore depositario di questi beni, la società Euroclear.

"È importante procedere con i beni congelati russi", ha dichiarato Mathernová a Europe Today, "sarebbe un segnale importante non solo per l'Ucraina, ma anche per la Russia e per il resto dell'Europa: noi resteremo al fianco dell'Ucraina".

Il Belgio ha ribadito il suo no in una lettera alla Commissione

Il primo ministro belga, Bart De Wever, ha inviato giovedì una lettera molto dura alla Commissione europea.

Nel testo, visionato da Euronews, De Wever ha affermato che il prestito di riparazione presenta "chiari e inequivocabili" pericoli.

"Lo schema di prestito di riparazione proposto è a mio avviso fondamentalmente sbagliato", ha scritto il premier belga, "con la proposta (di un prestito di riparazione) non solo violeremmo un principio fondamentale del diritto internazionale, ma istigheremmo anche l'incertezza e la paura nei mercati finanziari".

Gli sforzi diplomatici ai più alti livelli del governo belga e delle autorità europee continuano, ma il tempo stringe prima che i leader dell'Ue si riuniscano al vertice di dicembre per prendere una decisione decisiva.

L'Ucraina ha dichiarato di avere bisogno di fondi di emergenza nel primo trimestre del prossimo anno. Mathernová, pur riconoscendo le preoccupazioni, ha avvertito dei pericoli di non ricorrere a tale prestito.

"La posta in gioco è molto alta e non solo per l'Ucraina, ma per tutta l'Europa", ha detto l'ambasciatrice, citando la necessità di mantenere le sanzioni contro la Russia e di inviare più attrezzature militari per l'Ucraina.

Mathernová ha detto inoltre che l'economia ucraina è stata gravemente colpita dagli attacchi russi alle infrastrutture energetiche, che hanno portato a blackout di massa che spesso possono durare 20 ore.

Il popolo ucraino, ha detto, è esausto e vuole la pace ma, ha concluso la diplomatica Ue a Kiev, "deve essere una pace giusta".

Jorge Liboreiro e Maria Tadeo hanno contribuito a questo servizio.

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