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Da Bertrand Piccard a Nieves Herrero e Doowy: le previsioni su cosa ci riserverà il 2025

Cosa accadrà nel 2025
Cosa accadrà nel 2025 Diritti d'autore  Euronews.
Diritti d'autore Euronews.
Di Andrea Barolini
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Alcuni personaggi celebri spiegano cosa, a loro avviso, ci potrebbe riservare il prossimo anno

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La fine dell'anno e l'inizio di quello nuovo sono sempre all'insegna della speranza di un miglioramento. Il 2024 è stato contraddistinto da conflitti, instabilità e incertezze. Ma sapere cosa ci riserveranno i prossimi dodici mesi è un esercizio complesso. Euronews ha chiesto per questo ad alcune personalità di esprimere le loro "previsioni", tra auspici e realismo.

Bertrand Piccard: "Il 2025 dipende dalle azioni di oggi"

Bertrand Piccard, esploratore svizzero e fondatore di Solar Impulse, ha spiegato che "le previsioni per il 2025 dipendono totalmente dalle decisioni e dai comportamenti di oggi. Se elimineremo gradualmente l'uso di combustibili fossili, avremo un ambiente migliore. Se adotteremo più gentilezza, saggezza e compassione, il mondo sarà un posto migliore. Se genereremo meno povertà, ci saranno meno guerre. Quindi sta a noi agire".

Secondo Luisa Neubauer, attivista tedesca per la protezione del clima, la situazione non è però rosea: "Per l'anno 2025, temo che vivremo una nuova ondata di disastri. Prevedo episodi di caos, momenti difficili e imprevedibili che stanno diventando sempre più diffusi. Questa è la prima cosa che temo. La seconda è una grande battaglia per la verità: quest'ultima rappresenterà il bene più prezioso nei prossimi anni. E sarà combattuta da più parti. Accade già su internet, nelle strade, in politica. In terzo luogo, per il 2025 mi aspetto molte storie eroiche. Saremo sorpresi da colpi di scena nel mondo, perché nonostante tutto il caos e la frustrazione che proviamo, l'umanità sembra ancora amare il mondo".

Nieves Herrero: "Pace, cultura e diritti delle donne"

Il musicista belga Doowy per il prossimo anno di augura un ambiente digitale " in una forma molto più sana di quella che conosciamo attualmente. Vale a dire che siamo molto presenti sui social network, ma non abbastanza nella realtà. Vorrei che ci concentrassimo davvero sui nostri amici. Auguro un anno in cui ci concentreremo sulle nostre connessioni sociali reali e non su quelle virtuali. Il fatto di essere in grado di connettersi insieme, cercare anche di mostrare gentilezza verso gli altri, di attenuare i nostri comportamenti, di discutere, parlare davanti a un bicchiere piuttosto che farlo dietro a degli schermi".

Nieves Herrero, giornalista e scrittrice spagnola, ha invece tre previsioni per il 2025, che assomigliano soprattutto a degli auspici: "La prima: la fine delle guerre, la guerra in Ucraina, la guerra a Gaza... troppe vittime, troppo dolore, troppa violenza. La seconda: vorrei parlare degli scrittori, di noi, come forza motrice della cultura; soprattutto, spero che tutti noi riusciremo con la nostra opera, con i nostri scritti, a promuovere l'armonia. Speriamo. In terzo luogo, vorrei parlare di noi donne, sperando si possa smettere di essere vittime di violenza nelle nostre case, in modo da generare, si spera, un 2025 di parità e di rispetto".

Paul Watson: "Stop alla caccia alle balene il prossimo anno"

Per Paul Watson, attivista canadese per i diritti degli animali e fondatore della Sea Shepherd Conservation Society, "la prima previsione è che credo che riusciremo a fermare la caccia alle balene in Islanda. Faremo un importante sforzo quest'estate. E credo che l'Islanda sia proprio sul punto di rinunciare completamente. In secondo luogo, penso che questo porterà maggiore consapevolezza anche alle Isole Faroe danesi per porre fine all'orribile massacro di delfini e balene pilota. Inoltre, faremo pressione sul Giappone. Dobbiamo porre fine alla caccia alle balene anche lì. Se lo faremo, ciò avrà un impatto anche in Norvegia. Nel 2025, le persone diventeranno molto più consapevoli di quanto sia fragile il nostro ambiente. Il fatto che la biodiversità si stia gravemente riducendo, soprattutto nei nostri oceani, e che i cambiamenti climatici siano uno dei principali fattori che vi contribuiscono. Le persone saranno molto più coinvolte nel corso del prossimo anno".

Wenders e le idee che tornano e non funzionano

Infine, il celebre regista tedesco Wim Wenders, sottolinea che "questo pianeta sta soffrendo enormemente. Tutto questo va nella direzione sbagliata. In termini di clima, sta andando male nella solita direzione, quella dettata da politiche sbagliate. Vengono poi fuori vecchie idee che non hanno funzionato quando sono state applicate: il nazionalismo, che pensavo fosse in via di estinzione, sta tornando in auge. Se ora ogni nazione dirà “prima io”, non si andrà da nessuna parte. L'Idea di Europa, in questo senso, è invece molto più bella".

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