Il Ministero dell'Interno replica su scala nazionale i provvedimenti già presi a Bologna, Firenze e Milano e invita i prefetti a disporre aree off-limits interdette a soggetti pericolosi per garantire festeggiamenti in sicurezza. Botti vietati quasi ovunque per la notte di San Silvestro
Stop ai botti e zone rosse a Capodanno. Alle ordinanze comunali delle principali città italiane si aggiunge una direttiva con cui il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, invita i prefetti a individuare aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne disporre l'allontanamento.
Vere e proprie aree off-limits cui si aggiungono le richieste di provvedimenti specifici per stazioni, piazze di spaccio e zone della movida, tipicamente caratterizzate da un'elevata concentrazione di persone.
Il Viminale prova così a replicare su scala nazionale i provvedimenti già adottati a Firenze e Bologna negli ultimi mesi, e da lunedì anche a Milano. Nei due capoluoghi sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento negli ultimi tre mesi, secondo i dati del ministero, che ha specificato che il ricorso alle zone rosse rientra nella strategia volta a garantire "la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini".
Il Comune del capoluogo lombardo ha anticipato di poche ore il ministero, introducendo il divieto per i prossimi tre mesi nelle aree più sensibili, da piazza Duomo (già protagonista di episodi di violenza nel 2021) ai Navigli.
Bologna rinnova il numero chiuso per la notte di San Silvestro. Vetro e lattine vietati e capienza limitata a novemila persone in piazza Maggiore, dove si celebrerà il tradizionale rogo del Vecchione, seguito da un dj set.
Rinnovato lo stop ai botti
Da nord a sud, le città italiane rinnovano anche quest'anno lo stop ai botti di Capodanno, a eccezione degli spettacoli pirotecnici autorizzati.
A Roma multe fino a 500 euro per chi non rispetta l'ordinanza scattata martedì e in vigore fino all'epifania. Consentito soltanto l'uso di fuochi d'artificio "declassificati" come fontane, bengala e bacchette scintillanti. Il Campidoglio ha anche lanciato una campagna a tutela degli animali per disincentivare l'uso di petardi e botti, motivo di spavento e stress per amici a quattro zampe e volatili.
Multe fino a 500 euro anche a Firenze, dove è stata anche proibita la vendita da asporto di bevande in contenitori di vetro. Stesse regole a Genova per la notte del 31 e per il primo dell'anno.
Nessuna ordinanza anti-botti a Napoli, dove i fuochi sono tradizione. Unico divieto, quello della vendita di bibite da asporto in vetro o lattina, consentite solo plastica leggera e carta.
Anche a Bolzano nessuna ordinanza specifica. Tuttavia, il regolamento di polizia urbana del capoluogo dell'Alto Adige vieta tutto l'anno l'accensione o il lancio di razzi e fuochi di artificio e l'uso di petardi.
Lo stesso divieto è valido anche a Venezia, dove gli unici fuochi autorizzati sono quelli del Comune, in programma alla mezzanotte del 31 dicembre in Bacino di San Marco, in area lagunare.
Botti vietati tutto l'anno anche a Torino e in quasi tutte le città del Piemonte. Divieti anche in Calabria, nelle Marche, nelle città della Sardegna e a Palermo.