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Socialisti contro von der Leyen per la nuova Commissione Ue: nostro sostegno non è assegno in bianco

In una nota, i socialisti hanno sottolineato che il portafoglio del lavoro dovrebbe essere assegnato a qualcuno della "famiglia progressista".
In una nota, i socialisti hanno sottolineato che il portafoglio del lavoro dovrebbe essere assegnato a qualcuno della "famiglia progressista". Diritti d'autore Jeremy Fleming-Jones
Diritti d'autore Jeremy Fleming-Jones
Di Gerardo Fortuna
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I Socialisti europei temono che la composizione del prossimo esecutivo dell'Ue possa non riflettere le priorità progressiste, lasciandoli in disparte nella definizione della politica sociale del blocco

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Le notizie trapelate sulle scelte della presidente della Commissione Ursula von der Leyen per il suo nuovo esecutivo, che suggeriscono che il suo Partito popolare europeo (Ppe) conquisterà i portafogli più influenti, hanno irritato i Socialisti del Parlamento europeo, che temono di non essere ascoltati nel nuovo mandato.

La scorsa settimana Euronews ha visionato in esclusiva un documento che suggerisce che il Ppe si assicurerà posti chiave, tra cui i portafogli relativi all'occupazione, agli affari sociali e un portafoglio di nuova creazione per gli alloggi. Queste posizioni sarebbero destinate a figure come il commissario austriaco Magnus Brunner e quello croato Dubravka Šuica, entrambi tra le fila dei Popolari.

I Socialisti vogliono proteggere l'agenda sociale del prossimo quinquennio

In una nota la presidente del gruppo socialista, Iratxe García, ha definito "a dir poco discutibile" l'impegno nei confronti dei diritti sociali del presunto nuovo commissario all'occupazione. Nella stessa nota i Socialisti hanno sottolineato che questo portafoglio dovrebbe essere assegnato a qualcuno della "famiglia progressista".

Attualmente ci sono quattro candidati socialisti per le cariche della Commissione, con la spagnola Teresa Ribera che è in lizza per una vicepresidenza esecutiva in un settore politico rilevante. Tuttavia, gli altri tre - il danese Dan Jørgensen, il maltese Glenn Micallef e la rumena Roxana Mînzatu - dovrebbero ricevere ruoli meno importanti.

I Socialisti chiedono che i commissari incaricati degli affari sociali si impegnino a rispettare la Dichiarazione di La Hulpe sul futuro dell'Europa sociale.

Firmato durante la presidenza belga dell'Ue, questo documento - approvato da von der Leyen e dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola - definisce un'agenda sociale per il periodo 2024-2029, riaffermando un "Pilastro europeo dei diritti sociali" come base per la politica sociale del blocco nei prossimi anni.

Oltre alle preoccupazioni politiche, i Socialisti stanno monitorando attentamente l'equilibrio di genere all'interno della nuova Commissione e continuano a chiedere la parità nel Collegio dei Commissari.

Sebbene von der Leyen abbia inizialmente ricevuto i nomi di sole quattro donne tra le candidature, la pressione politica - soprattutto sugli Stati membri più piccoli - l'ha aiutata a ottenere almeno undici commissarie.

I timori dei Socialisti sulla nomina a vicepresidente di Raffaele Fitto

Un'altra fonte di tensione è la nomina del candidato italiano Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo. Fitto è membro di Fratelli d'Italia e quindi del gruppo di estrema destra dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), che ha votato contro la conferma di von der Leyen alla presidenza.

García ha avvertito che portare l'Ecr "nel cuore della Commissione" potrebbe alienare il sostegno dei Socialisti.

"Il nostro sostegno non è mai stato un assegno in bianco. Siamo sempre stati chiari sul fatto che la prossima Commissione deve soddisfare le nostre aspettative, sia a livello politico che di principio", ha dichiarato il presidente del Partito socialista europeo (Pse) Stefan Löfven.

I Socialisti sono il secondo gruppo politico più numeroso del Parlamento europeo con 189 eurodeputati e hanno sostenuto von der Leyen nel suo voto di conferma a luglio.

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