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Le reazioni alla nomina di Fitto nella Commissione Ue: critiche dai partiti di sinistra

La premier italiana Giorgia Meloni insieme a Raffaele Fitto
La premier italiana Giorgia Meloni insieme a Raffaele Fitto Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Ilaria Cicinelli
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Mentre la premier Giorgia Meloni e i partiti di destra celebrano quello che definiscono un grande successo per l'Italia, dure critiche sono arrivate dalla sinistra, in particolare dagli eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra: "Deleghe su Pnrr a chi non è riuscito ad amministrare in Italia"

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Con l'annuncio della nuova Commissione europea e della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, con il compito di gestire il portafoglio dei fondi di coesione Ue e delle riforme, la massima carica tra i vicepresidenti esecutivi, sono arrivate le felicitazioni della premier italiana Giorgia Meloni.

"Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a vice presidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue. L'Italia torna finalmente protagonista in Europa".

La destra festeggia la nomina di Fitto: "Riconosciuto il peso politico dell'Italia nell'Ue"

La nomina di Fitto, 55 anni, esponente di Fratelli d'Italia e già ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il Pnrr, è stata ampiamente celebrata dalla destra italiana come un successo dell'esecutivo di Meloni. Molti tra i deputati di Fdl e Forza Italia hanno visto nella scelta di Fitto "il riconoscimento del peso politico dell'Italia come paese fondatore dell'Unione Europea", come sottolineato da Giangiacomo Calovini e Lucrezia Mantovani (Fdl) capigruppo in Commissione Esteri e Politiche Ue.

"Congratulazioni e buon lavoro a Raffaele Fitto per il nuovo prestigioso incarico nell’esecutivo della Commissione guidata da von der Leyen. La sua nomina a commissario europeo e vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme conferma la posizione di prestigio che l’Italia ricopre all’interno del progetto europeo. Il suo contributo in un ruolo chiave a Bruxelles sarà prezioso per affrontare le sfide future dell’Unione", ha scritto in un post su X la ministra delle Riforme istituzionali Elisabetta Casellati.

Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto si è congratulato con un post su X. "Oggi è un momento di orgoglio per ogni italiano che tifi Italia, indipendentemente dalle idee politiche. Raffaele rappresenterà la nostra Nazione. Lo farà con la capacità, la serietà, la dedizione e l’impegno con cui ha sempre servito le istituzioni italiane. Gli auguro buon lavoro e so che ci mancherà la sua saggezza in Consiglio dei Ministri".

Critiche da Pd e dagli eurodeputati di Alleanza Verdi Sinistra

Meno entusiasti sono invece stati i partiti di sinistra. “Nasce una Commissione conservatrice specchio dei governi europei di questo momento. Un passo indietro. Ci impegneremo in parlamento per garantire un' Europa più forte e più umana", ha commentato Nicola Zingaretti, capodelegazione degli eurodeputati Pd. "Il commissario Fitto si liberi dalla retorica anti europeista del governo che lo ha indicato”.

Dure le critiche arrivate anche dagli eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra Cristina Guarda, Mimmo Lucano, Ignazio Marino, Leoluca Orlando, Ilaria Salis e Benedetta Scuderi. "In attesa dell'esame che faremo nelle sedi istituzionali delle singole candidature e dell'intero collegio di Commissari, riteniamo del tutto inaccettabile l'attribuzione di incarichi di particolare rilievo a rappresentanti di governi sovranisti che ostacolano ogni progetto di integrazione europea e sono subalterni a logiche di guerre e corse agli armamenti".

"Gli stessi governi sovranisti - continuano gli eurodeputati - che in diverse paesi dell'Unione violano sistematicamente i diritti anziché sostenere i lavoratori e le fasce vulnerabili, mortificando le libertà, lo stato di diritto e l'indipendenza dell'informazione così come l'autonomia della magistratura. In particolare appare del tutto inaccettabile l'attribuzione di un incarico non soltanto di Vice Presidente esecutivo ma anche di deleghe su fondi Pnrr e coesione sociale a un Ministro che in Italia ha gestito in modo del tutto inadeguato i fondi del Pnrr e ha sostenuto l'autonomia differenziata che nega ogni principio di coesione sociale della quale dovrebbe occuparsi come Commissario per tutti i paesi dell'Unione".

"In pratica si offre una posizione di maggior responsabilità a chi ha dimostrato di non essere in grado di amministrare riuscendo a utilizzare solo il 30 per cento dei primi cento miliardi dei fondi Pnrr destinati all'Italia. Con il dato di questo fallimento, Ursula Von der Leyen gli affida l'Europa. Ci affideremo a criteri di democrazia, europeismo, giustizia sociale e climatica nell'esame di tutti gli incarichi all'interno della Commissione".

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