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Ue: raggiunto l'obiettivo di stoccaggio invernale di gas con settimane di anticipo

Un adesivo con la scritta "gas naturale" su un tubo dell'impianto della società francese R-CUA, a Strasburgo, nella Francia orientale, il 7 ottobre 2022.
Un adesivo con la scritta "gas naturale" su un tubo dell'impianto della società francese R-CUA, a Strasburgo, nella Francia orientale, il 7 ottobre 2022. Diritti d'autore AP Photo/Jean-Francois Badias
Diritti d'autore AP Photo/Jean-Francois Badias
Di Euronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Dopo l'impennata del prezzo del gas iniziata con la pandemia e aggravata dall'invasione russa in Ucraina, gli impianti di stoccaggio di gas dell'Unione europea possono garantire una copertura fino a un terzo della sua domanda di gas in inverno

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Per il secondo anno consecutivo, l'Unione europea ha raggiunto l'obiettivo di riempire la propria capacità di stoccaggio del gas al 90 per cento per prepararsi al cruciale periodo invernale con settimane di anticipo.

L'obiettivo è stato raggiunto il 18 agosto, ha annunciato mercoledì la Commissione europea, con dieci settimane di anticipo rispetto alla scadenza del 1° novembre. Si tratta di poco meno di 92 miliardi di metri cubi di gas, in grado di coprire quasi un terzo della domanda invernale complessiva di gas dei 27 Stati membri.

"Penso che sia un ottimo segnale in termini di mercato, della nostra capacità di trovare forniture energetiche alternative e di mantenerle a un buon livello", ha dichiarato giovedì un portavoce della Commissione.

"Ovviamente siamo costantemente in contatto con i nostri Stati membri per garantire che siano preparati per l'inverno, ma non abbiamo indicazioni che ci siano nuove minacce o rischi significativi per quello che verrà", ha aggiunto.

Che ruolo ha giocato la riduzione delle importazioni di gas dalla Russia?

L'obiettivo del 90 per cento di stoccaggio del gas è stato fissato nel giugno del 2022, poche settimane dopo che la Russia ha iniziato la sua invasione dell'Ucraina, aggravando la crescente crisi energetica scatenata dalla pandemia.

Questo ha spinto l'Ue a ridurre drasticamente le importazioni di gas dalla Russia, che era il suo principale fornitore, nel tentativo di privare Mosca dei fondi per finanziare la guerra.

Ciò ha gonfiato i prezzi globali del gas, che hanno raggiunto livelli senza precedenti, con il Title transfer facility (Ttf), il principale hub europeo, che ha superato i 300 euro per megawattora (MWh) alla fine di agosto. Questo ha acceso il timore che il blocco possa faticare ad alimentarsi durante i freddi mesi invernali.

I governi di tutta l'Ue sono dovuti intervenire per alleviare il peso finanziario dovuto all'aumento dei prezzi dell'energia sulle industrie e sulle famiglie, mentre Bruxelles ha lanciato un programma da 300 miliardi di euro, RePowerEU, per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili.

La quota del gas russo proveniente dai gasdotti nelle importazioni dell'Ue è scesa dal 40 per cento nel 2021 all'8 per cento alla fine del 2023. I futures sul gas olandese Ttf si sono attestati a 39,69 euro/MWh il 12 agosto.

In una dichiarazione, il commissario europeo Kadri Simson ha accolto con favore la "preparazione dell'Ue per il prossimo inverno", ma ha sottolineato che l'Ucraina si trova ad affrontare una "situazione molto più difficile" in quanto il suo "settore energetico è sotto un pesante e costante attacco da parte della Russia".

"L'Europa deve continuare a stare al fianco dell'Ucraina e a fornire il sostegno necessario al suo sistema energetico, in modo che anche la popolazione ucraina possa superare in sicurezza il duro inverno che l'attende", ha concluso.

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