NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Protocollo Italia-Albania sui migranti: chi difende il piano e chi lo critica

Il centro per migranti nel porto di Shengjin, in Albania
Il centro per migranti nel porto di Shengjin, in Albania Diritti d'autore Vlasov Sulaj/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Vlasov Sulaj/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Giorgia Orlandi
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Le interviste di Euronews a Flavio Tosi, eurodeputato di Forza Italia, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, e Francesco Cherubini, docente di diritto dell'Unione europea alla Luiss University di Roma

PUBBLICITÀ

L’inaugurazione dei centri di accoglienza Italianiper migranti in Albania, inizialmente prevista per maggio scorso, non ha ancora una data certa. Dopo un secondo rinvio annunciato dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni per la prima settimana di agosto, il progetto affronta ulteriori ritardi.

Le strutture di Shengjin e Gjader, in Albania, fanno parte di un accordo quinquennale tra Roma e Tirana e saranno finanziate e gestite dalle autorità italiane che esamineranno le richieste d’asilo al fine di determinare se i migranti dovranno essere rimpatriati o meno. L'Albania ospiterà fino a 36mila richiedenti asilo all'anno. Per diverse organizzazioni e i partiti d’opposizione il piano viola le norme internazionali.

Tosi (Fi): protocollo sui migranti tra Italia e Albania misura necessaria per ridurre l'immigrazione illegale

Nonostante le critiche delle opposizioni l’esecutivo italiano difende il piano definendolo una misura necessaria per ridurre l’immigrazione illegale e alleviare la pressione sui centri di accoglienza italiani. Flavio Tosi, Europarlamentare di Forza Italia, sottolinea l’importanza di questa iniziativa: “Secondo le previsioni, l'apertura dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno, in linea con i tempi di costruzione e e quelli burocratici previsti. Sebbene i costi siano significativi - continua Tosi -, il vero costo dell’immigrazione illegale comprende il prima e il dopo: le misure di prevenzione e l'uso della Guardia Costiera. I migranti in Italia costano circa 1000 euro al mese, quindi il prezzo per aprire queste strutture è irrilevante rispetto al costo complessivo per gestire l'immigrazione come fenomeno".

Il portavoce di Amnesty International: piano pericoloso per i diritti umani dei migranti

"Siamo molto preoccupati per l’esternalizzazione delle politiche migratorie e per come viene attuata", spiega a Euronews Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Secondo Noury il piano prevede la detenzione automatica dei migranti che viola il diritto internazionale per lunghi periodi, di persone sommariamente individuate a bordo delle navi di stato italiane come non aventi diritto ad una protezione da parte dell’Italia dunque da rimandare indietro. "Questo accordo è crudele e ha un obiettivo quello di dissuadere, attraverso la violazione dei diritti umani”.

Guarda il video per le interviste complete.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Migranti: la Mare Jonio in viaggio con la nave della chiesa cattolica e la benedizione del Papa

Canarie, +126 per cento di migranti: il premier spagnolo Sánchez stanzia 50 milioni

Migranti, l'Albania approva l'accordo sui Cpr dell'Italia