Da Cernobbio la premier commenta le dimissioni del ministro della Cultura dopo lo scandalo della collaboratrice Boccia. Meloni assicura che il governo andrà avanti. Ma restano i dubbi sul G7 in programma a settembre
È stata espressa solidarietà nei confronti di Gennaro Sangiuliano da parte dei ministri di governo, dopo le sue dimissioni. Il vicepremier Antonio Tajani è convinto che l’ex ministro “avrà modo di dimostrare di essere una persona perbene”.
Dal Movimento 5 Stelle si leva la voce del leader Giuseppe Conte che ricorda come lui a differenza di altri ha lasciato il posto. Per il Partito Democratico invece le dimissioni sarebbero tardive.
Sebbene il ministro della Cultura sia già stato sostituito da Alessandro Giuli, le dimissioni di Sangiuliano rappresentano il primo cambio significativo all'interno della squadra di governo dopo due anni di mandato. Una decisione quella di Giorgia Meloni presa anche in considerazione dei rischi connessi alla quantità di informazioni inerenti alleattività del governo di cui la consigliera e presunta amante di Sangiuliano Maria Rosaria Boccia, sarebbe entrata in possesso. Tra queste anche l’organizzazione a breve del G7 Cultura, a cui la squadra dell’ex ministro sta lavorando per rispettare le date dal 19 al 21 settembre a Napoli e Pompei.
Come ricordato dalla stessa Meloni pochi giorni fa in occasione dell’esecutivo di Fdi, gli errori non sono ammessi proprio in un momento così delicato del governo che sta provando ad entrare nella storia come uno dei più longevi. E lo ha ripetuto anche al Forum di Cernobbio sabato: "Si tratta di una vicenda privata che a causa dell’attenzione mediatica si è trasformata in pubblica". Un incidente che però ha assicurato la presidente del Consiglio “non indebolirà il governo”. Il caso però non sembra chiuso. Oltre all'esposto del deputato di Avs Angelo Bonelli, anche la Corte dei Conti del Lazio indaga.