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Maltempo in Italia, l'allerta meteo si sposta nel Nord-est. Danni in Valle d'Aosta e Piemonte

I danni del maltempo nel nord Italia
I danni del maltempo nel nord Italia Diritti d'autore Samuel Golay/' KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER
Diritti d'autore Samuel Golay/' KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER
Di Stefania De Michele
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato una nuova allerta meteo gialla per rischio temporali, che riguarda soprattutto Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna

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L'Italia settentrionale è ancora nella morsa delle perturbazioni atmosferiche. Dopo i nubifragi in Valle d'Aosta e in Piemonte, il maltempo sferza il quadrante nord orientale.

La perturbazione si sposta nel Nord-est

Per il 1 luglio, il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato una nuova allerta meteo gialla per rischio temporali, che riguarda soprattutto Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna.

La Protezione Civile ha messo in guardia (allerta meteo gialla) in relazione al rischio idraulico in Veneto e ''cartellino giallo'' di ordinaria criticità per rischio idrogeologico in Friuli Venezia Giulia.

Valle d'Aosta, chiesto lo stato di calamità naturale

Tra il pomeriggio del 29 e la notte del 30 luglio, violenti nubifragi hanno causato danni nei centri abitati e nelle vallate alpine nord occidentali fra Piemonte e Valle d'Aosta. Cogne è isolata e parzialmente senz'acqua. Per Fabrizio Curcio della Protezione Civile le priorità sono il ripristino della viabilità e dei servizi essenziali, oltre che le evacuazioni. Impatto devastante anche per l'abitato di Breuil-Cervinia, fortemente danneggiato. La Valle d'Aosta ha chiesto lo stato di calamità naturale.

Soccorsi ed evacuazioni in Piemonte

In Piemonte il centralino dei Vigili del Fuoco è stato preso d'assalto: nelle scorse ore si registravano circa 500 interventi legati al maltempo, tra Torino, Cuneo, Novara, Alessandria, Asti, Biella, Vercelli e nel Vco.

29 persone sono state tratte in salvo da due rifugi sul Monte Rosa dove, per sicurezza, si erano fermate. Gli escursionisti stanno tutti bene. Circa 90 persone sono state evacuate nella notte a Macugnaga, a causa dell'esondazione del torrente Tambach.

Secondo Francesco Pietrasanta, presidente dell'Unione montana, ad Alagna Valsesia si segnalano danni per tre milioni: risultano danneggiati ponti, strade e infrastrutture turistiche.

Sette morti tra Svizzera e Francia a causa del maltempo

Tragico bilancio in Svizzera e Francia: le autorità svizzere comunicano che sono state recuperate dai soccorritori della Rega le salme di quattro vittime (c'è ancora un disperso). Tre morti anche in Francia. La zona più colpita è l'Alto Ticino, con particolare riferimento all'Alta Vallemaggia dove, domenica 30 giugno, è stata ordinata l'evacuazione delle abitazioni vicine al fiume Maggia. Isolati diversi centri abitati. Numerose le persone rimaste bloccate: circa 300 a Peccia, dove si sarebbe dovuto tenere un torneo di calcio, e altre 70 a Mogno dove si teneva una colonia estiva. Le evacuazioni sono state messe in atto con il supporto dei militari.

"Svizzera vulnerabile"

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha espresso le sue preoccupazioni per i sempre più frequenti episodi meteorologici estremi: "Cosa sta succedendo qui in questo momento? Molti se lo chiedono. Ogni estate vivremo una catastrofe dopo l'altra? O questa è un'eccezione? Nessuno lo sa. Ma certamente l'accumularsi di questi eventi ci preoccupa e dimostra quanto siamo vulnerabili".

La presidente svizzera Viola Amherd ha scritto sui social media che "la situazione rimane tesa" e la polizia locale ha invitato alla prudenza.

Anche i Paesi europei vicini sono stati colpiti dal maltempo, che secondo i ricercatori diventerà sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici.

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