Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in visita a Budapest: raggiunto l'accordo con Orbán sulla posizione del primo ministro ungherese nell'Alleanza Atlantica. Orbán: la partecipazione a un impegno per l'Ucraina può essere solo volontaria
Budapest non verrà forzata ma in cambio non porrà un veto quando, al vertice Nato di Washington di luglio, verrà deciso l'aumento dell'impegno dell'Alleanza. È il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ad assicurare quanto detto da Viktor Orbán mercoledì in occasione del bilaterale nella capitale ungherese.
Da quando Jens Stoltenberg è segretario generale, ha premesso Orbán, "la cooperazione fra Nato e Ungheria è diventata più forte, 1.300 militari ungheresi sono impegnati in missioni dell'Alleanza e la nostra spesa per la difesa supera il 2 per cento".
Ungheria: non bloccheremo decisioni dell'Alleanza sull'Ucraina
"Siamo impegnati sia in Europa che in Africa e nell'Asia centrale: è il nostro contributo per rendere più forte la Nato che continuerà in futuro", ha detto Orbán. Per quanto riguarda la guerra tra Russia e Ucraina, però, ha sottolineato il primo ministro ungherese, "la posizione dell'Ungheria è diversa da quella della maggior parte dei Paesi Nato".
Secondo il leader ungherese i risultati delle elezioni europeenel Paese hanno rafforzato il “mandato” del suo governo a “non partecipare ad una guerra” al di fuori dell'area operativa della Nato.
"La situazione è molto difficile - ha detto Viktor Orbán in mattinata - e non è facile in questa situazione trovare le risposte appropriate, quando le decisioni devono essere prese con urgenza. Al vertice Nato saremo in grado di articolare la posizione ungherese: la partecipazione a un impegno per l'Ucraina può essere solo volontaria, anche nei prossimi momenti difficili che arriveranno".